Il nostro Paese è ricco di riserve naturali splendide, ma quali sono le più belle? Ecco tutto ciò che c’è da sapere a riguardo
In questi giorni d’estate, molte persone vengono attratte dalla natura e dai luoghi dove la flora e la fauna vivono in tranquillità e incontaminate. Il nostro Paese, per fortuna, ospita tanti luoghi di questo tipo, come le diverse riserve naturali sparse per tutta la penisola. Se anche voi siete attratti da questi luoghi incantevoli, e avete intenzione di visitarne uno o più nell’arco di questa stagione, ecco quali sono le riserve naturali più belle che non dovete assolutamente perdere.
Le riserve naturali migliori in Italia: ecco quali sono
Un santuario di tranquillità, un patrimonio inestimabile che custodisce e conserva la biodiversità, un museo all’aperto che racconta la meraviglia dei paesaggi e della natura selvaggia. Questi sono solo alcuni dei modi per descrivere le più incantevoli riserve naturali in Italia. Questi luoghi sono un rifugio ideale per trascorrere un weekend memorabile, immersi nella bellezza naturale e lontani dalla frenesia della vita urbana. Nel nostro Paese, come abbiamo detto, sono tanti i luoghi di questo tipo. Ma quali sono i migliori? Ecco la lista dettagliata.
Parco Nazionale del Gran Paradiso
Il più antico Parco nazionale italiano si estende su oltre 70.000 ettari e si trova per metà in Valle d’Aosta e per l’altra metà in Piemonte. Intorno alla cima del Gran Paradiso, l’unico picco oltre i 4.000 metri interamente in territorio italiano, si aprono cinque vallate concentriche che ospitano tipici ambienti alpini con ghiacciai, rocce, boschi di larici e abeti. La creazione di questa area protetta è strettamente legata alla tutela dello stambecco alpino, l’animale simbolo del parco. Dopo la Seconda guerra mondiale, ne erano rimasti solo 416 esemplari in tutto il mondo, tutti presenti nel territorio del parco. Il parco offre anche una vasta gamma di attività per i visitatori: sportive, escursionistiche, ricreative e culturali, oltre a opzioni per il benessere e il relax.
Parco Nazionale delle Cinque Terre
Il Parco Nazionale delle Cinque Terre, con i suoi 3.868 ettari, è uno dei più piccoli parchi nazionali d’Italia e, al contempo, il più densamente popolato, con circa 4.000 residenti distribuiti tra i cinque borghi di Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso al Mare. In questo luogo, l’uomo ha trasformato il paesaggio naturale nel corso di oltre mille anni, tagliando gli scoscesi pendii collinari per creare strisce di terra coltivabili, chiamate ciàn, sostenute da chilometri di muretti a secco. Questo è il vero segno distintivo delle Cinque Terre, un paesaggio unico e fortemente plasmato dall’uomo: per questo motivo è definito il Parco dell’Uomo, un territorio riconosciuto come Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Parco Nazionale dell’Alta Murgia
Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia si estende tra le ex province di Bari e Barletta-Andria-Trani, comprendendo un massiccio calcareo imponente, ora profondamente carsificato, che ha iniziato a emergere circa 70 milioni di anni fa. Questo territorio ha mantenuto un fascino unico e una particolarità distintiva fino ai giorni nostri. Una delle caratteristiche più notevoli sono le gravine della Murgia, incisioni erosive che possono superare i 100 metri di profondità, simili ai canyon, formate dalle acque piovane nella roccia calcarea. Il parco offre un paesaggio eccezionale, caratterizzato da vasti spazi che si perdono all’orizzonte o, in alcuni punti, modellati da colline che raggiungono altitudini di 600 metri. Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia ospita anche siti di grande interesse storico, archeologico e paleontologico, come i castelli federiciani tra cui Castel del Monte, antichi ripari, jazzi e masserie, oltre a tracce di passaggi di dinosauri.
Parco Nazionale del Vesuvio
Il Vesuvio vanta una storia di 400.000 anni e la sua inconfondibile sagoma sovrasta Napoli e il suo golfo. L’ultima eruzione avvenne il 18 marzo 1944, quando il vulcano emise 21 milioni di metri cubi di lava, distruggendo diversi centri abitati e diffondendo cenere fino in Albania. Oggi, sebbene sia in fase di quiescenza, il Vesuvio rimane attivo ed è uno dei vulcani più studiati al mondo. Esplorare questo vulcano significa immergersi in un universo di biodiversità tra sentieri nella macchia mediterranea, colate laviche e vallate infernali. Il Parco Nazionale del Vesuvio offre 11 percorsi per un totale di 54 chilometri. Potrete scegliere se fare trekking nel verde o risalire il sentiero del Gran Cono per provare l’emozione di camminare lungo il cratere di un vulcano attivo. Dalla sommità del Vesuvio, si apre una vista spettacolare su Napoli, il golfo e persino il Lazio.
Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni
La natura carsica delle terre cilentane, con la loro abbondanza di grotte, ha sempre favorito l’insediamento umano. Le tracce più antiche della presenza umana risalgono al Paleolitico medio (circa 500.000 anni a.C.), e ancora oggi si possono trovare testimonianze dell’uomo primitivo attraverso i suoi strumenti, sparsi sia nelle grotte costiere tra Palinuro e Scario, sia in quelle interne situate lungo gli antichi percorsi di crinale dei massicci montuosi (come le Grotte di Castelcivita) e nel Vallo di Diano (come le Grotte dell’Angelo a Pertosa). Attualmente, il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni include otto comunità montane, 80 comuni e diversi siti archeologici (Elea e Paestum), rappresentando una ricchezza naturale e storica riconosciuta come Patrimonio Unesco. Il parco si estende per oltre 180.000 ettari, dalla costa tirrenica all’Appennino campano-lucano, ed è stato incluso nella rete delle Riserve della Biosfera. In questo territorio sono state catalogate oltre 1500 specie vegetali e 600 specie animali, tra cui il molosso di Cestoni, l’istrice, la lepre appenninica e l’aquila reale. La vegetazione è caratterizzata da macchia mediterranea, pinete e boschi misti di latifoglie.
Parco Nazionale dello Stelvio
Il Parco Nazionale dello Stelvio, situato nelle Alpi Centrali, copre 130.700 ettari e comprende prevalentemente territori sopra i 2000 metri di altitudine, con la cima più alta sull’Ortles a 3.905 metri. Caratterizzato da cime impervie e vasti ghiacciai, il parco si trova tra Lombardia e Trentino-Alto Adige, con rocce calcaree nel settore nord-occidentale. La vegetazione varia dai prati di fondovalle ai boschi di conifere e praterie alpine. La fauna include oltre 260 specie di vertebrati, tra cui rapaci, ungulati e specie montane. Il parco è rinomato per la sua bellezza naturale e il significato storico. Durante la Prima guerra mondiale, infatti, l’estremo occidentale del fronte di combattimento attraversava proprio il Parco Nazionale dello Stelvio. Tracce di quei tragici eventi sono ancora visibili in luoghi come la Valle del Braulio, il Passo dello Stelvio, la Valle dei Forni e la Valle di Gavia. Strade e mulattiere militari, trincee e villaggi militari testimoniano la “Guerra Bianca”. Oggi, l’area protetta copre ventitré comuni, ognuno dei quali offre un punto di partenza ideale per esplorare il parco e i suoi 1500 km di sentieri.