Se si programma di viaggiare oltreoceano, in particolare verso paesi tropicali, è bene informarsi per tempo sui vaccini necessari e sulla prevenzione
Il flusso turistico globale supera generalmente il miliardo di persone all’anno. Si stima che tra il 22% e il 64% dei turisti possa avere problemi di salute durante o dopo il viaggio, a seconda della destinazione.
Una revisione scientifica del 2017 ha rilevato che tra il 43% e il 79% dei viaggiatori che visitano frequentemente Paesi in via di sviluppo (come India, Tanzania e Kenya) si ammalano, con la diarrea come disturbo più comune.
Oltre alla “vendetta di Montezuma”, sono comuni anche lievi problemi respiratori e alterazioni della pelle. I viaggi in Paesi tropicali in via di sviluppo aumentano il rischio di malattie infettive come epatite A, malaria, colera, febbre gialla e tifo, assenti in Italia e in Europa.
I viaggi internazionali sono un veicolo per la diffusione di infezioni globali. Molti viaggiatori non capiscono che partire senza informazioni adeguate non solo mette a rischio la loro salute, ma anche quella pubblica nel loro Paese d’origine.
Se si pianifica un viaggio in Paesi “esotici”, è fondamentale essere preparati. Informarsi sui rischi potenziali e sottoporsi a eventuali vaccinazioni con anticipo è essenziale.
Molti viaggiatori si affidano ad agenzie o cercano informazioni online, ma è importante usare risorse ufficiali come il sito “viaggiaresicuri.it” del Ministero degli Esteri per raccogliere informazioni su malattie, vaccinazioni obbligatorie e misure preventive.
Almeno quattro-sei settimane prima del viaggio, è consigliabile consultare il proprio medico di famiglia. Per viaggiatori sani verso destinazioni comuni, una visita di base può essere sufficiente.
Tuttavia, per viaggi “avventurosi” o destinazioni particolari, specialmente per bambini, anziani, donne in gravidanza e persone con malattie croniche, è necessario un consulto specialistico in un centro di medicina dei viaggi.
Questi centri forniscono informazioni sulla situazione sanitaria dei Paesi di destinazione, come la profilassi antimalarica, la prevenzione delle punture di insetti, le vaccinazioni necessarie e le precauzioni alimentari. L’obiettivo è permettere di viaggiare in sicurezza riducendo i rischi, specialmente per i viaggiatori più vulnerabili e per i volontari nelle aree rurali.
Le vaccinazioni sono una strategia efficace per prevenire molte malattie durante i viaggi. Per la malaria, è necessaria una profilassi farmacologica. Anche le norme igieniche sono fondamentali.
La necessità di vaccinazioni preventive varia in base alla destinazione, tipo di viaggio, durata del soggiorno e condizioni di salute. Un’eccezione è la febbre gialla, obbligatoria in alcune aree dell’Africa.
Altri vaccini importanti per i viaggiatori includono quelli contro colera, encefalite giapponese, encefalite da zecche, epatite A, febbre tifoide, rabbia e meningite meningococcica.
Per prevenire malattie come epatite A, tetano, poliomielite, colera, febbre tifoide e febbre gialla, sono necessari accorgimenti igienici e, in alcuni casi, vaccinazioni:
È bene inoltre essere in regola con la vaccinazione contro il tetano, che in Italia è obbligatoria e viene somministrata con il vaccino esavalente a 3 e 5 mesi e tra gli 11 e i 13 mesi. Sono previsti due richiami, il primo a 5-6 anni e il secondo durante l’adolescenza (12-18 anni). È necessario poi effettuare un richiamo ogni 10 anni.
Infine, ogni anno la malaria colpisce più di 200 milioni di persone nel mondo, con oltre 400 mila vittime. La maggior parte dei casi di verifica nell’Africa subsahariana.
Si raccomanda a tutti i viaggiatori diretti in aree a rischio di seguire una chemioprofilassi specifica, valutata in base a destinazione, durata e tipo di viaggio. È importante rispettare anche misure comportamentali per ridurre il rischio di punture di zanzare infette.
Tuttavia, nessuna profilassi garantisce protezione totale; per questo, la malaria deve sempre essere sospettata e verificata tramite esami appropriati in caso di febbre (con o senza altri sintomi) dopo il ritorno da zone malariche.
Esistono diversi farmaci per la chemioprofilassi; il più adatto viene consigliato dal Centro di medicina dei viaggi, in base all’itinerario (località, altitudine, periodo di permanenza, passaggio in aree rurali, ecc.). Il medico fornirà anche le indicazioni su dosaggi e durata della profilassi, che può iniziare prima della partenza e continuare per 1-4 settimane dopo il viaggio, a seconda dei farmaci utilizzati.
Le vaccinazioni e le profilassi sono cruciali per prevenire malattie legate ai viaggi, ma anche le norme igieniche e comportamentali sono fondamentali, specialmente per le infezioni oro-fecali. I principali accorgimenti da adottare in aree con scarse condizioni igienico-sanitarie sono:
Per ridurre il rischio di malattie trasmesse da punture di zanzare (come malaria, dengue, chikungunya, virus Zika, encefalite giapponese), adottare queste misure:
Uno dei modi più efficaci per mantenere il sistema immunitario in forma è seguire un’alimentazione…
Dalla Lapponia a New York, fino a Parigi: tutte le destinazioni migliori per vivere al…
Le castagne bollite in pentola a pressione sono una preparazione versatile che vi permette di…
Tra via Portonaccio, via Prenestina e via di Casal Bertone, a Roma, sorge un prezioso…
Il labirinto è un simbolo ricorrente in molte culture e spesso rappresenta percorsi spirituali, ma…
L’Italia offre dei paesaggi unici, specialmente in autunno. Ecco le foreste che non potete perdervi…