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Viaggi

Passaporti, sapevi che non sono tutti uguali? Le curiosità

Scopri quali sono i passaporti più belli, quelli più divertenti e tutte le curiosità che non immagineresti mai.

 

Perché i passaporti hanno le copertine diverse? Perché Re Carlo III è l’unica persona al mondo che può viaggiare senza un passaporto? Perché è vietato sorridere nella foto? Quali sono i passaporti più potenti? Le regole del passaporto diplomatico quali sono?

Infine, quali passaporti precludono l’ingresso in alcuni Paesi? Ecco, qui in questo articolo avrai le risposte di cui hai bisogno!

Passaporti, le curiosità che devi assolutamente conoscere

Iniziamo con qualche accenno di storiail primo riferimento a un documento di viaggio simile al passaporto si trova nel libro di Neemia, dove si narra che a un ufficiale persiano venne rilasciata una lettera dal re Artaserse I di Persia in cui si chiedeva ai “governatori al di là de fiume” di garantire all’uomo un passaggio sicuro nel suo viaggio attraverso la Giudea.

Il passaporto come documento di identificazione venne rilasciato per la prima volta dal re Enrico V, il quale concesse il documento ai suoi sudditi per aiutarli a provare la loro identità quando viaggiavano all’estero. Ancora oggi i passaporti in UK vengono rilasciati in nome di Sua Maestà.

Passaporti, sapevi che non sono tutti uguali? Le curiosità – iStockphoto – Ilserenissimoveneto.it

 

Altra curiosità: ogni anno il Passport Index definisce il potere di ogni passaporto in base al numero di Paesi visitabili con tale documento senza visto.

Questo valore – o “desiderabilità” – è calcolato sulla base delle relazioni diplomatiche di ogni Paese, dei rischi per la sicurezza, dei conflitti in atto, della situazione politica interna, della violazione delle regole sull’immigrazione.

Nell’ultima classifica pubblicata, dominano i Paesi europei: l’Italia condivide il primo posto insieme a Francia, Germania, Spagna, Singapore e Giappone.

L’elenco è in continuo aggiornamento e per questo soggetto a numerose variazioni. Nel mese di ottobre dello scorso anno, ad esempio, Germania, Italia e Spagna erano al secondo posto, mentre la Francia era al terzo a pari merito con il Giappone.

Si piazzano invece al fondo della lista Siria, Iraq, Pakistan, Yemen, Somalia, Libia, Nepal territori palestinesiBangladeshCorea del Nord. Record negativo per l’Afghanistan, con solamente 28 accessi senza visto a paesi stranieri.

Un’ulteriore curiosità riguarda il passaporto israeliano, il quale non è accettato in 17 Paesi: Siria, Sudan, Iran, Iraq, Yemen e Libia vietano l’ingresso a cittadini con passaporto israeliano, insieme ad Algeria, Bangladesh, Brunei, Kuwait, Gibuti, Libano, Malesia, Pakistan, Somalia, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti. Alcuni di questi Paesi – Iran, Kuwait, Libano, Arabia Saudita, Sudan, Siria, Yemen e Libia.

Sua Maestà il Re Carlo III non ha il passaporto, il motivo? Tutti i passaporti nel Regno Unito sono emessi in suo nome, di conseguenza sarebbe un paradosso se avesse un documento che è lui stesso a concedere. Gli altri membri della famiglia reale, invece, il passaporto devono averlo.

Riguardo i colori, i passaporti sono principalmente rossi, verdi, bluneri, a seconda dell’area geopolitica: il passaporto dei Paesi dell’Unione Europea tende a essere color burgundy (tonalità vicina al bordeaux), mentre quelli degli Stati Uniti e del Caricom (Comunità Caraibica) è di colore blu.

Alcuni sostengono che il rosso sia dovuto al passato comunista dell’Europa, mentre il blu sia simbolo del Nuovo Mondo per i Paesi in Nord America, Sud America e Oceania.

Seguendo i criteri spiegati precedentemente, la Turchia ha recentemente cambiato il colore del passaporto optando per il burgundy, poiché il Paese spera di poter entrare in Europa.

Per alcuni Stati – Marocco, Pakistan e Arabia Saudita, ad esempio – il colore del passaporto ha un significato religioso: la maggior parte degli Stati musulmani usa il passaporto verde per l’importanza di questo colore nella religione musulmana.

Ci sono degli Stati che hanno scelto per il passaporto un colore particolare in modo che rifletta la propria unicità: è il caso della Svizzera, il cui passaporto è rosso acceso, e di Singapore, che ha invece preferito per la copertina del documento un rosso/arancione.

Il passaporto della Norvegia può essere di tre colori diversi – bianco, turchese o rosso – e contiene una sorpresa: se lo staff aeroportuale mette il passaporto sotto i raggi ultravioletti appare istantaneamente l’aurora boreale iridescente tra le pagine.

La Norvegia non è l’unica nazione ad avere il passaporto con sorpresa inclusa: sotto i raggi ultravioletti anche le pagine del passaporto canadese prendono vita, rivelando immagini nascoste.

Originale anche il passaporto finlandese: dal 2012 su ogni pagina sono disegnate delle renne in posizioni leggermente diverse; se si sfoglia il libretto velocemente gli animali sembrano muoversi come in un cartone animato.

In alcune destinazioni vengono messi dei timbri inusuali sul passaporto, tra queste, l’Isola di Pasqua. Sebbene non sia una nazione indipendente ma faccia parte del Cile, un ufficio postale in quest’isola remota del Pacifico appone sul passaporto un originalissimo timbro con le famose statue Moai.

I visitatori del Machu Picchu possono avere il timbro sul passaporto con la sagoma della città perduta degli Incas. Basta richiederlo al chiosco all’entrata del sito archeologico.

Chi entra in Vaticano non può documentare l’ingresso nel Paese con un timbro sul passaporto. Non ci sono controlli doganali nonostante sia lo Stato più piccolo del mondo.

Altre curiosità sul documento di viaggio

Sui passaporti britannici un tempo non c’erano né la fotografia né la descrizione fisica. I due elementi vennero inseriti nel 1914 dopo che Hans Lody, una spia tedesca, era entrata in Gran Bretagna usando un falso passaporto americano.

Nel 1998 la Malesia è stata la prima nazione a introdurre il passaporto biometrico nel 1998 e, parlando di fotografie, le regole in passato erano ben diverse: “Le persone dovevano semplicemente inviare un’immagine – ha spiegato Martin Lloyd, autore del libro The Passport: The History of Man’s Most Travelled Document alla BBC. Per esempio le famiglie britanniche mettevano sul passaporto il ritratto dell’intera famiglia.

Passaporti, sapevi che non sono tutti uguali? Le curiosità – https://questure.poliziadistato.it/ – Ilserenissimoveneto.it

 

Le cascate del Niagara si trovano tra Stati Uniti e Canada, quindi attraversarle significa oltrepassare un confine di Stato. Anche chi le attraversa su una fune deve mostrare il passaporto alle autorità doganali per verificare l’ingresso legale nel Paese.

Chi viaggia con il proprio cane o gatto fuori dall’Italia deve avere un passaporto specifico per gli animali. A differenza di quello umano, questo documento è richiesto anche per viaggi all’interno dell’Unione Europea per limitare la diffusione di malattie infettive come la rabbia.

Un tempo era consentito sorridere nella foto del passaporto ma dal 2004, con l’introduzione del riconoscimento facciale, è stato vietato. Recentemente un viaggiatore in Francia ha denunciato le autorità francesi per aver contestato la sua foto con un leggero sorriso, sostenendo che è possibile sorridere con la bocca chiusa mantenendo un’espressione neutra.

Con il passaporto armeno non si entra in Azerbaigian: questo divieto è ovviamente dovuto al conflitto sulla regione del Nagorno-Karabakh. Al contrario gli azerbaigiani possono entrare in Armenia senza visto.

I presidenti, i membri diretti delle loro famiglie e alcuni ufficiali di governo hanno il privilegio di possedere un passaporto diplomatico: questo comporta vari vantaggi, come l’ingresso senza visto in alcuni Paesi, upgrade di viaggio e trattamenti VIP negli aeroporti. Negli Stati Uniti, i presidenti ricevono un passaporto diplomatico valido a vita, anche dopo il mandato.

Infine, il Sovrano Militare Ordine di Malta, l’ordine religioso cavalleresco più antico al mondo, emette passaporti solo per pochi eletti. Attualmente ne esistono circa 500, concessi ai membri del Sovrano Consiglio, ai campi e membri delle missioni diplomatiche e a poche altre figure. La validità è di quattro anni e termina con la fine della carica.

Giulia De Sanctis

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