Il bianco delle divise è una consuetudine che accompagna Wimbledon sin dalle sue origini, diventata regola scritta nel tempo
Wimbledon è iniziato: il torneo di tennis più antico e seguito al mondo è partito il 24 giugno e nei prossimi giorni vedremo in campo i grandi nomi.
Secondo i bookmaker britannici, considerati più affidabili dei politici, il favorito di questa edizione è lo spagnolo Carlos Alcaraz, seguito dall’italiano Jannik Sinner. Sembra che questi due giocatori siano destinati a dominare il panorama tennistico, proprio come fecero Bjorn Borg e John McEnroe negli anni ’80.
Perché i tennisti a Wimbledon si vestono di bianco?
Il vestirsi di bianco a Wimbledon è attiva sin dalla prima edizione del torneo che si è svolta nel 1877, quando a partecipare erano solo aristocratici e ricchi che vestivano abitualmente di bianco, perché erano gli unici che potevano permettersi di lavare i vestiti.
Ma è diventata una regola scritta, codificata nel decalogo presente ora anche nel sito ufficiale, nel 1963, quando il bianco fu adottato come colore esclusivo dello Slam.
Le motivazioni sono diverse. Prima di tutto, per differenziarsi dagli altri tornei. Il bianco poi era il colore che distingueva l’alta borghesia e si differenziava dalle altre classi sociali. Un’altra è che le macchie di sudore sui capi colorati non siano mai piaciute (e continuino a non piacere) ai soci dell’All England Club e veniva utilizzato il bianco sia per coprirle che per non attirare il sole.
Anche quest’anno, a Wimbledon, tutti i tennisti dovranno vestirsi di bianco, una tradizione iniziata nel 1877 quando i soci dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club organizzarono il primo torneo.
Il lusso, l’eleganza e l’atmosfera aristocratica del club mal si combinavano con la sudorazione dei giocatori, particolarmente visibile su magliette e pantaloncini colorati.
Per questo motivo si decise di far indossare a tutti i partecipanti solo abiti bianchi, colore che maschera meglio le macchie di sudore. Nel tempo, questa che poteva sembrare una bizzarria è diventata una regola ferrea. Con gli anni, l’indicazione iniziale si è trasformata in un vero e proprio decalogo, disponibile sul sito ufficiale del torneo.
Ecco le regole inerenti ai vestiti bianchi da utilizzare a Wimbledon:
- I concorrenti devono essere vestiti con un abbigliamento che sia quasi interamente bianco.
- Il bianco non include il bianco sporco o il crema.
- Sul completino non possono esserci disegni. È accettabile un unico bordo colorato intorno allo scollo e intorno al polsino delle maniche, ma non deve essere più largo di un centimetro (10 mm).
- Il colore contenuto nei motivi sarà misurato come se fosse una massa solida di colore e dovrebbe essere all’interno della guida di un centimetro (10 mm). Non sono ammessi loghi fantasiosi o motivi particolari.
- La parte posteriore di una camicia, un vestito, una maglia da ginnastica o un maglione deve essere completamente bianca.
- Pantaloncini, gonne e pantaloni della tuta devono essere completamente bianchi ad eccezione di una singola striscia colorata lungo la cucitura esterna non più larga di un centimetro (10 mm).
- Berretti, fasce per la testa, bandane, polsini e calze devono essere completamente bianchi ad eccezione di un singolo bordo colorato non più largo di un centimetro (10 mm).
- Le scarpe devono essere quasi interamente bianche. Suole e lacci devono essere completamente bianchi. I loghi dei grandi produttori non sono consigliati. Le scarpe da tennis per erba devono rispettare le regole del Grande Slam. In particolare non sono consentite scarpe con foruncoli intorno alle dita dei piedi. Il foxing intorno alle dita deve essere liscio.
- Tutti gli indumenti intimi che sono o possono essere visibili durante il gioco (anche a causa della sudorazione) devono essere completamente bianchi ad eccezione di un singolo bordo colorato non più largo di un centimetro (10 mm). Inoltre, sono sempre necessari standard comuni di decenza.
- I supporti e le attrezzature mediche devono essere possibilmente bianchi, ma possono essere colorati se assolutamente necessario. Un codice di abbigliamento più rilassato, invece, opera nei campi di allenamento dell’Aorangi Park.
La rigida regola di indossare esclusivamente abiti bianchi a Wimbledon è stata temporaneamente sospesa due edizioni fa, permettendo ai tennisti di indossare abbigliamento colorato. Tuttavia, anche in quel caso, i giocatori dovevano seguire precise indicazioni. La deroga era stata introdotta per consentire a chi lo desiderava di esprimere supporto al popolo ucraino, invaso dall’esercito russo. Così, nell’edizione 2022, alcuni tennisti sono scesi in campo con polsini, magliette e pantaloncini nei colori della bandiera ucraina.
Nel 2009, Roger Federer si presentò con una felpa bianca decorata con disegni dorati, abbinata a una borsa con gli stessi colori e il grande logo dorato della Nike. Nel 2013, invece, indossò scarpe bianche con suole arancioni, che gli valsero una multa.
Annie White, il cui cognome era perfetto per evitare errori, fu costretta a cambiarsi nel 1985 nonostante indossasse abiti bianchi. La sua tuta aderente fu considerata inelegante e poco decorosa, e dovette modificarla dopo pochi minuti di gioco.
John McEnroe non poteva conformarsi alla regola senza ribellarsi. Nel 1980, durante la storica finale contro Borg, sfidò le regole indossando una fascia tergisudore rossa sulla testa.