Marocco: posti poco turistici da visitare assolutamente

Luoghi segreti da non perdere assolutamente, ecco alcuni consigli. Vorresti poter dire ai tuoi amici di aver visto davvero tutto del Marocco?

Mano a mano che la popolarità del Marocco cresce, è sempre più difficile trovare zone poco frequentate dai turisti. L’imperdibile Marrakesh, l’Alto Atlante ed Essaouira sono destinazioni tra le più popolari del paese, ma dirigendovi a sud potrete scoprire tre mete alternative e meno scontate dove immergervi nella cultura berbera, esplorare le montagne e fare surf senza folle di viaggiatori. Scopriamo insieme dei posti poco battuti dai turisti in Marocco da visitare assolutamente

Posti poco turistici da visitare assolutamente in Marocco

Soprannominata la ‘mini Marrakesh’, Taroudant è una cittadina commerciale nella fertile Valle del Souss, circondata da magnifici bastioni color miele con lo sfondo dell’Alto Atlante e dell’Anti Atlante. Cinque secoli fa fu brevemente la capitale della dinastia saadita, che poi preferì la Città Rossa.

Taroudant non offre grandi attrazioni turistiche, ma la sua atmosfera tranquilla, i souq sereni e la scarsità di turisti la rendono un luogo piacevole per soggiornare. Esplorate le antiche mura in caleche (calesse), visitate l’antica kasbah e fermatevi per un tè alla menta all’Hotel Palais Salam, un ex palazzo del pascià trasformato in un hotel dal fascino decadente, dove potrete ammirare saloni decorati con piastrelle e giardini moreschi.

Marocco: posti poco turistici da visitare assolutamente
Marocco: posti poco turistici da visitare assolutamente – Wikimedia Commons @Bjørn Christian Tørrissen – Ilserenissimoveneto.it

 

Il souq della domenica è il posto ideale per cercare un cammello dalle lunghe ciglia o un’enorme anguria, mentre i due mercati giornalieri di Taroudant si tengono su entrambi i lati della piazza principale, Place Assareg.

Nel Souq Berbère troverete piramidi di spezie dai colori vivaci e frutta di stagione. Il più antico Souq Arabe è dedicato all’artigianato locale, come vasi di terracotta, ceramiche variopinte, cestini intrecciati a mano e articoli in pelle; questi ultimi provengono dalle concerie appena fuori Bab Taghrount, più piccole di quelle di Marrakech e Fès, ma altrettanto suggestive – e maleodoranti.

A nord di Taroudant, il Palais Musee Claudio Bravo, la dimora da sogno del compianto artista iperrealista cileno, è stata aperta al pubblico. La visita guidata vi porterà attraverso stanze decorate con la collezione globale di arte e antiquariato appartenuta a Bravo – una stampa giapponese qui, una sedia iraniana o un cassettone indiano là – e nel suo studio, dove il suo ultimo dipinto è ancora sul cavalletto.

Nell’oasi di Tioute, 30 km a sud-est di Taroudant, un rigoglioso palmeto emerge dalla terra arsa dal sole. Qui gli abitanti coltivano palme da dattero, menta, alfalfa, arance amare, fichi e fichi d’India (noti come fichi berberi), usando antichi sistemi di irrigazione all’ombra dei ruderi di un’imponente kasbah.

Se siete stanchi della tagine, provate Sidi ou Sidi, una casa nella medina splendidamente restaurata e decorata con opere d’arte, dove potrete gustare pasta, insalate e dolci delizie nei luminosi saloni o sulla terrazza sul tetto, piena di piante. Il negozietto vende artigianato locale.

Le camere del tranquillo Dar Al Hossoun, a 7 km dal centro città, sono tutte arredate in modo diverso con variopinti tappeti e arazzi, in un bellissimo giardino di cactus, aranci e gelsomino profumato. Il complesso dispone di due piscine e una piccola spa con un hammam tradizionale, e i pasti fondono sapori marocchini e mediterranei.

L’albergo è un vero paradiso per gli amanti dei gatti, popolato da una ventina di felini salvati. Se riuscite ad allontanarvi, i proprietari organizzano varie escursioni, tra cui una al Parco Nazionale di Souss-Massa.

Nella zona dell’Alto Atlante

Se vi piace invece l’Alto Atlante potreste recarvi nella meno frequentata regione intorno a Tafraoute, il cuore del Marocco berbero dove sono ancora ben radicate le antiche tribù e tradizioni.

Circondata da kasbah arroccate, pittoreschi villaggi e verdi oasi di palme, questa città è una base ideale per escursionisti e alpinisti avventurosi. Le impervie montagne dell’Anti Atlante e le antiche vie berbere che le attraversano sono particolarmente attraenti.

Marocco: posti poco turistici da visitare assolutamente
Marocco: posti poco turistici da visitare assolutamente – Wikimedia Commons @Williamborg – Ilserenissimoveneto.it

 

Con i suoi 2359 m di altezza, il Jebel El Kest è la vetta più alta della regione, ma offre anche percorsi ciclistici e sentieri escursionistici meno impegnativi lungo la Valle di Ameln. Questa valle è punteggiata di villaggi, alcuni abbandonati da tempo, che si mimetizzano con il paesaggio roccioso.

La Maison Traditionelle di Oumesnat offre una panoramica affascinante di questo stile di vita in via di estinzione. Ahrass Abdeslam, cieco dall’infanzia, vi guiderà nella casa dei suoi nonni, costruita con muri di terra e pietra e dotata di due porte – una per le persone e l’altra per capre e asini – spiegando l’uso degli antichi attrezzi e le tradizioni dell’Anti Atlante. La visita si conclude con musica e tè alla menta nel salone.

Il mercoledì è giorno di mercato e gli agricoltori vendono i loro prodotti. Tafraoute è il principale produttore di mandorle del paese e in primavera si tiene la festa dei mandorli in fiore; da non perdere è l’amlou, un delizioso composto di mandorle, olio di argan e miele, chiamato la Nutella marocchina.

Il piccolo e tranquillo souq è il posto ideale per trovare bei manufatti in legno, gioielli d’argento, babouche (pantofole) di pelle gialla tipiche degli uomini delle montagne e calzature riccamente ricamate delle donne, i cui disegni elaborati rivelano se sono sposate o nubili.

Il massiccio roccioso conosciuto come Le Châpeau de Napoléon, ovvero il Cappello di Napoleone, domina il pittoresco villaggio di Aguerd-Oudad, 3 km a sud di Tafraoute. Le Rocce Dipinte, situate 4 km più avanti, sono una delle attrazioni più famose della regione. Dipinte nel 1984 in vivaci tonalità blu e rosse dall’artista belga Jean Verame, le rocce sono ora scolorite dal sole ma restano comunque suggestive.

Chez Sabir, situato in un vicolo senza nome che si dirama dalla strada principale (chiedete informazioni sul posto), è la casa trasformata in ristorante di Abdellatif Bakrim, discendente di una lunga linea di cuochi tradizionali berberi. Qui potrete gustare saporita e piccante zuppa harira (a base di ceci, lenticchie e pomodori), varie insalate marocchine e ottime tagine.

Chez Amaliya Auberge Kasbah è situato in una posizione appartata nella valle di Ameln e si affaccia su La Tête du Lion, una formazione rocciosa che ricorda la testa di un leone. Le camere sono disposte intorno alla grande piscina, perfetta per rinfrescarsi quando fa caldo.

Si può anche cenare all’aperto con un menu che spazia dalla tagine alla pizza. Il personale multilingue organizza diverse escursioni e può darvi informazioni su passeggiate e trekking senza guida.

Se invece vi piace Essaouira, preferite Mirleft

Situata dove le montagne incontrano l’Oceano Atlantico, la tranquilla Mirleft offre una serie di spiagge incontaminate, spesso deserte eccetto durante le vacanze marocchine. È una meta sempre più popolare tra i surfisti e vanta incantevoli alberghi, rappresentando un’alternativa serena e meno ventosa rispetto a Essaouira.

Con un clima mite e secco tutto l’anno e un’atmosfera rilassata, Mirleft è stata a lungo frequentata da artisti, musicisti e viaggiatori zaino in spalla, molti dei quali hanno scelto di restare, creando una comunità eterogenea di espatriati. La cittadina è particolarmente amata dagli appassionati di sport acquatici.

Marocco: posti poco turistici da visitare assolutamente
Marocco: posti poco turistici da visitare assolutamente – Wikimedia Commons @Anass Sedrati – Ilserenissimoveneto.it

Spot-M, con tariffe convenienti, offre lezioni di gruppo e individuali per surfisti di tutti i livelli, oltre a corsi di una settimana che includono sessioni di yoga. Gli sportivi più avventurosi possono provare il parapendio con Abertih Paragliding, lanciandosi dal Le Nid d’Aigle, o divertirsi con quad, equitazione e trekking.

Le spiagge sono la principale attrazione della zona. Sulla frequentata Imin Tourga, le donne prendono il sole in vari tipi di abbigliamento, dal bikini al burkini; qui si giocano partite di calcio improvvisate e i cammelli passeggiano sulla battigia.

A sud, lungo la costa atlantica, Legzira offre uno straordinario arco naturale di pietra. Mirleft ha solo due vie principali con negozi, caffè, gelaterie e un piccolo mercato del pesce circondato da fumanti grillades (da provare la tagine alle cozze). Un vecchio forte militare spagnolo merita una visita al tramonto per la vista spettacolare.

Non perdetevi una visita a Le Café de Pecheur, un ristorante rustico sulla spiaggia di Aftas gestito da Hassan. Questo locale, famoso negli anni ’60 e ’70 per essere frequentato da rock star come Jimi Hendrix e Patti Smith, oggi serve branzino fresco, calamari e sardine grigliate con musica dal vivo in sottofondo.

Invece, per quanto riguarda il pernotto, nel quartiere Les Amicales, situato sulla scogliera, c’è Sally’s B&B che è particolarmente accogliente e offre una visita sulla plage più grande e popolare di Mirleft.

La villa combina arredi marocchini con cimeli a tema nautico, e la colazione fatta in casa viene servita intorno a un tavolo comune o sulla terrazza. Sally, un’inglese che vive qui da anni, è un’ospite perfetta e conosce tutto su Mirleft.

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