Queste isole sono una testimonianza di come i vulcani possano portare alla nascita e all’evoluzione di isole e ancora oggi l’attività vulcanica influisce non solo sul paesaggio, ma anche sulla vita quotidiana di chi qui abita o vi si reca per un viaggio indimenticabile
Lipari, Vulcano, Salina, Stromboli, Filicudi, Alicudi e Panarea. Sono le meravigliose isole Eolie che si trovano a nord est della Sicilia. Per tutti turisti uno spettacolo unico: queste isole sono una testimonianza di come i vulcani possano portare alla nascita e all’evoluzione di isole e ancora oggi l’attività vulcanica influisce non solo sul paesaggio, ma anche sulla vita quotidiana di chi qui abita o vi si reca per un viaggio indimenticabile. Come non parlare delle eruzioni dello Stromboli. Inoltre, qui ci sono spiagge, cale, grotte, insenature, faraglioni. Ma anche varietà e ricchezza di fondali marini. Vediamo quali sono le 10 tappe da non perdere quando si decide di visitare le isole Eolie.
Appena si sbarca a Lipari, il castello è la prima cosa che attira l’attenzione del turista. Si tratta di un’imponente fortezza che sorge su un promontorio naturale tra due insenature e svetta su un porticciolo. Scavi archeologici hanno evidenziato come tutta l’area del castello sia stata popolata già dal neolitico e da allora è stata silenziosa testimone della lunga storia non solo di Lipari, ma dell’intero arcipelago. Inoltre, il castello di Lipari è una fortezza che deve il suo aspetto attuale alla dominazione spagnola quando, attorno alla metà del XVI secolo, Carlo V diede ordine di costruire un sistema difensivo che garantisse protezione agli abitanti dell’isola in caso di incursioni dal mare.
Non solo il castello. A Lipari non si può non ammirare il Museo archeologico. È diviso in sei padiglioni. Ci sono le sezioni Preistorica, Epigrafica, delle Isole Minori, Classica, Vulcanologica e di Paleontologia del Quaternario. Questa di Lipari è una struttura che, nel corso degli anni, ha visto crescere le proprie collezioni grazie a un lavoro costante e sistematico di ricerca archeologica effettuato non solo a Lipari, ma anche nelle altre isole.
Di Lipari non abbiamo detto tutto. C’è anche il Duomo: è l’edificio di culto più importante di tutto l’arcipelago e un vero e proprio tesoro artistico e architettonico. La cattedrale di San Bartolomeo risale al ‘500, ma il suo aspetto attuale è frutto di numerose trasformazioni nel corso dei secoli, l’ultima delle quali nel XIX secolo quando fu necessario ricostruire il timpano della facciata.
Questa è l’isola, per chi non lo sapesse, scelta da Massimo Troisi per girare il suo ultimo capolavoro: Il Postino nel 1994. È la seconda isola più grande dell’arcipelago, ma che era già celebre per la bellezza delle sue spiagge e per i suoi paesaggi incantevoli. Numerose sorgenti di acqua dolce rendono Salina l’isola più verde dell’intero arcipelago. Inoltre, ci sono tanti itinerari naturalistici. Infine, Salina è divisa in tre Comuni: Malfa, Santa Marina e Leni da cui si possono raggiungere le bellissime spiagge.
Questa è l’isola più piccola delle Eolie. Qui non ci sono auto. Per muoversi o si va a piedi o si chiede un passaggio su una delle moto-ape utilizzare su tutta Panarea. Questo è un luogo caratteristico e ci sono acque cristalline e spiagge bellissime. Il cuore della movida è San Pietro, ma Panarea.
Si trova a Cala Junco, una delle più suggestive insenature di Panarea. È un insediamento ancora molto ben conservato che anticamente era costituito da 23 capanne di cui oggi si possono ancora osservare le fondamenta di forma ovale. Numerosi sono poi i reperti che sono emersi in questi anni durante le diverse campagne di scavo che hanno permesso di portare alla luce numerosi reperti.
Il faro del Mediterraneo, così è anche conosciuta l’isola di Stromboli, la più settentrionale delle Eolie. Stromboli si innalza dal mare per quasi mille metri, ma quello che si vede non è altro che la cima di un vulcano tra le acque cristalline del Tirreno. È una delle principali attrazioni dell’arcipelago. Infatti, chi arriva su quest’isola non si può perdere la passeggiata fino in cima al cono vulcanico.
Naturalmente su Stromboli non c’è soltanto il vulcano. È un’isola meravigliosamente selvaggia scelta anche dai registi di tutto il mondo e un autentico simbolo del paesaggio cinematografico siciliano. Per questo motivo nel 2009 a Stromboli è stato fondato un Museo del Cinema. L’obiettivo è quello di “raccogliere e restituire all’arcipelago la propria memoria visiva contemporanea”.
Questa è l’isola più lontana delle Eolie. Non solo. È anche la più selvaggia e quella dove ancora si sente più forte il lascito della tradizione di questi luoghi incantati. Stiamo parlando di un gioiello naturalistico e culturale che resta ancora lontano dal turismo di massa e per questo si conserva ancora in tutta la sua genuina bellezza. Una delle sue caratteristiche più belle sono i muri a secco, che delimitano e segnano i ripidi pendii del monte Filo dell’Arpa, mentre le barche dei pescatori sono una presenza costante quando lo sguardo si perde sulle acque dell’isola. Le spiagge, da non perdere, si trovano all’interno di piccole insenature. Si può stare qui in relax e in continuo contatto con la natura.
Ed eccoci a Filicudi. Un luogo che racchiude a sé mare, montagna e una storia ricca e antichissima. È un’isola tanto piccola da poter essere girata a piedi con serenità, ma è in grado lo stesso di offrire ai viaggiatori tantissimi luoghi d’interesse. In primis, capo Graziano: qui si trovano i resti di un villaggio di epoca neolitica. E chi arriva qui, si può inoltrare alla scoperta dei borghi di Pecorini Alto e Pecorini Mare, antico paese di pescatori (oggi centro mondano della vita sull’isola). La bellezza di Filicudi non finisce di certo qui. Sono tanti, infatti, i sentieri che si snodano per tutta l’isola e che regalano scorci davvero unici. Un consiglio: non bisogna perdere la salita fino alla cima di monte Fossa delle Felci, un vulcano ormai spento che raggiunge i 771 metri d’altezza. Da lì, come si può ben comprendere, il panorama è mozzafiato.
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