Spettacolo

Inside Out 2: una designer della Pixar rivela alcune emozioni che sono state scartate dal film

Alcune emozioni candidate a comparire in Inside Out 2 sono state scartate, lo svela una designer Pixar che ne aveva realizzato i bozzetti

Il nuovo film d’animazione Pixar Inside Out 2 è campione d’incassi in tutto il mondo e all’interno del film abbiamo avuto l’onore di conoscere da vicino nuove emozioni tutti da scoprire: imbarazzo, invidia, ansia e noia.

Ma se vi dicessimo che non erano le uniche candidate a subentrare nel “cast”? Infatti pare proprio che il team Pixar abbia riflettuto a lungo su quali emozioni secondarie presentarci in questo nuovo capitolo in cui Riley, la protagonista, attraversa l’importante periodo di transizione tra età infantile ed età adulta, ovvero l’adolescenza. 

Adolescenza: un vero e proprio mix emotivo

Possiamo capire come mai fosse così complicato per la Pixar scegliere a quali emozioni lasciare spazio in questo nuovo capitolo. Infatti, l’adolescenza è una fase di vita complessa che porta con sé stati emotivi, emozioni, pensieri e cambiamenti cruciali per la crescita personale come individui. 

Attraverso il confronto sociale, l’adolescente comincia a campire qual è il suo posto nel mondo, comincia ad avere un proprio pensiero critico e una personalità disancorandosi da quella dei genitori. Insomma, tutti noi plasmiamo la persona che diventeremo “da grandi” proprio nell’età adolescenziale. 

Emozioni inedite di Inside Out 2

Crystal Kung è la character designer della Pixar che ha lavorato proprio all’ideazione grafica del film d’animazione Inside Out 2. Attraverso i social ha raccontato che le emozioni candiate a questo nuovo film erano:  colpa, sospetto e soggezione.

La designer ha condiviso alcuni schizzi di queste emozioni complesse e stratificate che però non sono state selezionate per comparire sul grande schermo. Negli schizzi preparatori, colpa è rappresentata come un personaggio triste con un grosso peso sulle spalle o incatenato ad una palla da prigioniero.

Sospetto è quello più particolare, rappresentato con molti occhi chiusi a fessura o seminascosto da un impermeabile e un cappello. Soggezione, invece, un piccolo personaggio indifeso con occhi grandi ed espressione stupita ed innocente.

L’approfondimento su Nostalgia

Grazie a Crystal Yung il pubblico ha potuto scoprire anche qualche dettaglio inedito rispetto a Nostalgia, ovvero uno dei personaggi più interessanti del nuovo film.

La Yung l’ha immaginata come una dolce vecchietta tutta da abbracciare, proprio per ricondurre a un concetto di familiarità e voglia di tornare a casa. Perché dove ci sono i nonni c’è casa.

Nostalgia significa letteralmente dolore per il ritorno, ovvero una tensione a cui non riusciamo a dare sollievo finché non torniamo sui nostri passi, finché non torniamo nel posto in cui vorremmo essere davvero. In fin dei conti, l’abbraccio di un nonno o di una nonna sono un ottimo posto in cui piacerebbe a tutti poter tornare.

Nostalgia è qui per ricordarci momenti e ricordi nel nostro passato con quel tono che solo una nonna che ti racconta della sua gioventù può avere. 

È interessante pensare ai motivi che hanno spinto a selezionarla come una delle nuove emozioni da mostrarci nel film, infatti la consapevolezza del passato, della sua importanza, e il valore dei ricordi subentrano proprio durante l’adolescenza, come anche il sapore dolce – amaro del tempo che comincia a scorrere senza poterlo del tutto controllare o fermare. 

Come scoprire più curiosità rispetto ai personaggi di Inside Out

Se avete amato sia il primo che il secondo capitolo di Inside Out, vi invitiamo a dare un’occhiata a Dinsey Wiki  dove potrete leggere le descrizioni di tutti i personaggi e dare un’occhiata ai bozzetti originali che sono serviti ad idearli. 

Il processo creativo sottostante ad Inside Out è stato creativo e meticoloso. Sono serviti molti tentativi per rendere ogni personaggio il più possibile rappresentativo dell’emozione di rifermento. Quanto è difficile dare forma alle emozioni quando, già di per sé, sono qualcosa di tanto astratto? 

Così come le emozioni diventano più complesse nel secondo film, anche la tecnica per rappresentarle si fa più accurata, perché se gioia è semplice da mostrare in tutta la sua pimpante freschezza e solarità, dare vita ad una emozione come l’invidia o la nostalgia significa scavare in profondità alla ricerca dei concetti più adatti.

Inside Out 2 è stato all’altezza delle aspettative, il viaggio nelle emozioni di Riley e nelle nostre ci ha portati a destinazione e ne siamo usciti più consapevoli della nostra realtà emotiva. Non vediamo l’ora di scoprire cosa ci aspetta nel prossimo capitolo della storia.

Alessia Barra

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