Avete voglia di fare trekking nel nostro Paese, ma non sapete dove recarvi? Il Veneto fa assolutamente al caso vostro! Ecco i migliori itinerari di questa regione
L’estate, con le sue giornate più lunghe e i cieli più sereni fa rinascere la voglia di tornare a fare trekking sui percorsi più belli del nostro Paese. L’Italia, infatti, da nord a sud, è considerata uno dei luoghi migliori dove poter mettere lo zaino in spalla e fare lunghissime passeggiate nella natura per scoprire la bellezza di incredibili paesaggi di montagna, mare, collina e di ogni altro genere. In questo contesto una delle regioni che offrono maggiori opportunità è il Veneto. Ecco quali sono i percorsi più belli da non lasciarsi assolutamente sfuggire in questa stagione.
Ecco quali sono i percorsi da trekking da non farsi assolutamente sfuggire in Veneto
L’offerta di itinerari escursionistici in Veneto è estremamente variegata, dato che comprende opzioni per ogni tipo di escursionista, dalle gite adatte a famiglie, sia in montagna, collina che in pianura, fino ai trekking più sfidanti e adrenalinici, indicati per coloro che vantano una solida esperienza alpina. Le Dolomiti rappresentano la destinazione ideale per escursioni estive, offrendo sollievo dal caldo sulle alte vette ai piedi di ghiacciai e nevi perenni. Le colline venete, invece, sono perfette per escursioni primaverili o autunnali. In sintesi, l’ampia gamma di percorsi a piedi in Veneto soddisfa le esigenze di tutti, offrendo numerose opportunità per ogni livello di preparazione fisica, con sentieri fruibili durante tutto l’anno. Ma quali sono, quindi, i migliori percorsi da provare in questa stagione? Ecco la lista dettagliata.
Le Alte Vie delle Dolomiti
Il modo ideale per esplorare le Dolomiti, Patrimonio dell’UNESCO, è percorrere una delle Alte Vie: itinerari in quota che collegano rifugio a rifugio, lontani da automobili, orari e stress. Le Alte Vie delle Dolomiti si sviluppano lungo sentieri segnalati, con numerose varianti ai percorsi principali. Sebbene non presentino difficoltà alpinistiche estreme, richiedono comunque prudenza, assenza di vertigini e, per i meno esperti, la presenza di una guida o di compagni esperti. Durante l’estate è consigliabile prenotare il pernottamento nei rifugi con largo anticipo. Particolare attenzione va prestata alle condizioni meteorologiche, che possono spesso costringere a soste non previste.
Trekking nei percorsi della Grande Guerra
La Valle del Biois e le sue Dolomiti furono teatro di intensi conflitti tra le forze italiane e austriache durante la Prima Guerra Mondiale. Numerose testimonianze di questo significativo e sanguinoso capitolo storico rimangono visibili per i visitatori, custodite rispettosamente dai Monti Pallidi. Gli scontri in questa parte del fronte dolomitico furono influenzati dall’importanza strategica della catena montuosa: il controllo della linea “Monzoni – Costabella” avrebbe permesso alle truppe italiane di penetrare in Val di Fassa e Moena, compromettendo i piani difensivi degli austriaci. Il 18 giugno 1915, i bersaglieri conquistarono la Cima Alochet, ma furono costretti a ritirarsi a causa del violento fuoco di una mitragliatrice austriaca posizionata su una vetta vicina, Punta dell’Ort. Successivamente, le truppe italiane si stabilirono nelle trincee e nelle postazioni sottostanti il “Colifon”, rimanendo lì fino ai primi di novembre 1917, quando la disfatta di Caporetto le obbligò a ritirarsi sul Piave. Lungo la cresta fino a Cima Ricoleta, oggi si trovano numerosi resti di strutture belliche: rifugi, cannoniere, trincee, fondamenta di baracche e strutture di ferro infisse nella roccia. Nel tratto finale, si possono visitare i ruderi dell’osservatorio austriaco delle Zigolade. Durante il percorso, è imperdibile una sosta per ammirare la vista mozzafiato sulla catena del Cimon di Bocche, Lagorai, Latemar, Catinaccio e Pale di San Martino. Nei mesi di giugno e luglio, la cresta dei Monzoni si riempie di colori grazie alla fioritura che copre i prati circostanti.
Trekking ad Arabba e Valle di Fodom
Arabba offre numerose opportunità per gli appassionati di trekking e passeggiate nelle Dolomiti UNESCO: sia gli escursionisti esperti sia le famiglie con bambini possono trovare nella Valle di Fodom un’ampia gamma di splendidi percorsi da esplorare. Chi desidera salire in quota senza eccessivo sforzo e ammirare i panorami unici delle Dolomiti può usufruire degli impianti di risalita, attivi anche durante l’estate, per consentire escursioni in alta montagna o piacevoli passeggiate al sole.
Trekking ad Auronzo
Più di 200 chilometri di percorsi segnalati, tranquille passeggiate e sentieri più impegnativi, vie ferrate e sentieri attrezzati, strade forestali, attraversate ad alta quota, strutture specializzate per chi ama la montagna, rifugi accoglienti per rigenerarsi e ammirare panorami unici: Auronzo offre tutto questo e molto altro ancora. Incorniciata dalle Dolomiti, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, da Tre Cime di Lavaredo a Cadini di Misurina, da Croda dei Toni a Marmarole, da Sorapiss a Cristallo, da Cridola a Tudaio, tra valli incantate, boschi, radure, ghiaioni, rocce e pareti verticali, Auronzo Misurina è la destinazione ideale per chi ama il trekking e le camminate in montagna in Italia.
Trekking al Monte Sentinella di San Vito
Dall’Alpe di Senes, superando le sbarre alla fine del pianoro, si imbocca il sentiero sulla destra contrassegnato dal numero 436. Presto si passa accanto a un fienile in rovina e poco dopo si raggiunge uno chalet ben conservato. Da qui si svolta a sinistra e si sale attraverso il bosco in ripidi tornanti. Arrivati al dosso della Sentinella, il sentiero alterna salite e discese fino al Taulà de la Frates, rifugio di pastori, contadini e cacciatori. Scendendo per il pendio ripido a sinistra, è possibile raggiungere il Taulà de la Regoietes e da lì proseguire fino a Senes lungo una strada comoda. Dal Monte Sentinella si gode di una vista panoramica sia su San Vito e la valle del Boite, sia sulla conca di Cortina. Impressionante è la vista sull’Antelao. Lungo il crinale della Sentinella, sono ancora visibili tracce delle antiche trincee scavate dove venivano osservati e segnalati i movimenti delle truppe nemiche lungo la strada di Alemagna.
Trekking sulla Marmolada
Laste di Rocca Pietore, situata a 1400 metri di altitudine, è un piccolo borgo vivace con notevoli potenzialità turistiche grazie alla sua posizione che offre una vista panoramica impareggiabile sulle Dolomiti. Dominano il paesaggio di Laste gli imponenti monoliti noti come “Rònch”, formazioni rocciose isolate che risalgono a antichi movimenti geologici. Tra questi, il Sass de Ròcia, il Sass de la Murada e il Sass de la Gusela sono particolarmente celebri, con il Sas de Rocia che spicca per le sue dimensioni: un massiccio elissoidale alto circa sessanta metri e lungo circa duecento, rinomato per le numerose vie di arrampicata che ospita. Il punto di partenza per esplorare questi monoliti è Laste, da dove un facile sentiero conduce fino alla borgata panoramica di Ronch, attraversando un paesaggio singolare che spesso vede la presenza di appassionati di arrampicata. Il percorso che porta al Sass de Rocia è stato recentemente migliorato grazie all’impegno di residenti di Laste, che hanno installato cartelli moderni completi di QR Code. Questo luogo è anche una delle tappe dell’itinerario del Laste Ciaspamoon, una suggestiva escursione notturna con le ciaspole organizzata annualmente a Laste dai suoi abitanti e dalle varie associazioni locali.