Volete organizzare un viaggio in Tibet ma non sapete cosa vedere? Ecco tutte le attrazioni migliori di questa terra meravigliosa
Per tutte le persone amanti della natura e alla ricerca di un viaggio improntato sulla spiritualità, il Tibet è, sicuramente, una meta che deve essere nella propria lista dei viaggi da fare. Questo luogo unico, incastonato tra l’India, la Cina e il tetto del mondo, la catena montuosa dell’Himalaya, è una destinazione ricca di attrazioni fantastiche, le quali hanno la capacità di far innamorare tutti i turisti che la visitano al primo sguardo. Ma quali sono le cose da fare e vedere assolutamente in questo luogo? Ecco i nostri consigli.
Il Tibet è uno dei luoghi più affascinanti del pianeta, famoso per i suoi paesaggi spettacolari e la sua antica cultura. Questa regione autonoma della Cina ha una storia complessa e spesso tesa con il governo cinese. Il Tibet è noto soprattutto come la terra natale di una delle figure religiose più influenti della storia, il Dalai Lama. Molte delle attrazioni di questo luogo sono legate alla sua rilevanza spirituale, come templi, monasteri e oasi di tranquillità.
Il fascino del Tibet è ulteriormente amplificato dal suo soprannome: “tetto del mondo”. Sul versante tibetano dell’Himalaya, infatti, si trovano infatti quattro delle montagne più alte del pianeta, tutte oltre gli 8.000 metri. La più celebre di queste vette è, naturalmente, l’Everest, che molti aspirano a scalare o a visitare almeno una volta nella vita. Questo mix di natura e spiritualità rende il Tibet una meta sempre più amata dai viaggiatori, anche se per visitarlo è necessario avere, oltre al passaporto, anche un visto. Ma quali sono, quindi, le sue attrazioni imperdibili? Ecco la lista dettagliata.
Lhasa è il cuore pulsante del Tibet, nonchè destinazione di numerosi pellegrinaggi, ancora oggi considerata una città delle meraviglie. Il Potala, una maestosa fortezza bianca e ocra, sovrasta lo skyline di Lhasa. Un tempo sede del governo tibetano e mausoleo dei Dalai Lama, ora è un’icona architettonica di grande valore simbolico, che testimonia il trasferimento forzato del governo dal Dalai Lama. Oggi, il tempio di Jokhang, situato a 2 km a est, rappresenta il cuore spirituale della città. Lhasa offre un’atmosfera medievale con le sue folle numerose, artisti di strada e bancarelle che vendono ogni sorta di oggetto, dalle bandierine per le preghiere ai teschi di yak decorati con pietre preziose. I devoti che toccano la fronte al suolo a ogni passo contribuiscono a creare un’esperienza esotica irresistibile per i visitatori.
Il lato tibetano dell’Himalaya offre una vista più panoramica del Monte Everest o Qoomolangma (8848 m) rispetto a quello nepalese. Un’area di circa 27.000 kmq intorno al versante tibetano dell’Everest è stata designata come Riserva Naturale del Qoomolangma, istituita per preservare l’ambiente e le ricche tradizioni culturali della comunità locale. Per molti turisti, il Campo Base dell’Everest rappresenta la meta preferita in Tibet per escursioni e trekking.
Gyantse, situata a circa 200 km a sud-ovest di Lhasa, è una delle città tibetane meno influenzate dalla Cina e merita una visita proprio per questo motivo. Il Monastero di Palkhor, fondato nel 1427, è famoso per il suo magnifico stupa di Kumbum, adornato con oltre 10.000 immagini. Lo Dzong, l’antico forte che domina il villaggio, regala una vista spettacolare sulla valle circostante.
Sakya si trova a 152 km a ovest di Shigatse e circa 25 km a sud della strada principale. Settecento anni fa, questo maestoso monastero era il più prestigioso del Tibet. Contiene le più ricche collezioni di reliquie religiose tibetane nel paese; tuttavia, è probabile che i monaci consentano la visita solo di alcune stanze.
Kathmandu è una città affascinante e misteriosa, capace di incantare e confondere chi la visita. Le bancarelle colorate con venditori di frutta, verdura, tessuti e bevande locali sono particolarmente caratteristiche. Assolutamente da non perdere è il Sikarmi, una bevanda preparata con yogurt dolce montato arricchito con noci, pistacchi e cannella per chi ama i sapori decisi. Thamel, il quartiere centrale della città, oggi assomiglia sempre più a un vasto bazar con oggetti e abbigliamento tipici. Per un viaggio nel passato fino agli anni ‘60, la destinazione ideale da visitare è la celebre “freak street”.
Se si amano le lunghe passeggiate in luoghi fantastici, il Swayambhunath, noto come il Tempio delle Scimmie, è un must. Si tratta, inoltre, di uno dei siti sacri più iconici di Kathmandu. Situato su una collina a ovest della città, questo complesso antico offre una vista mozzafiato sulla valle di Kathmandu, e rappresenta un simbolo significativo della spiritualità buddista nepalese. Il nome Swayambhunath significa “nato da sé stesso” in sanscrito, e il nome è legato alla leggenda che il sito sia emerso spontaneamente dal terreno. Caratterizzato da una imponente stupa bianca sormontata da ghirlande dorate e occhi simbolici, il Tempio delle Scimmie è abitato da una grande popolazione di scimmie considerate sacre. È un luogo di pellegrinaggio per buddisti nepalesi e tibetani, oltre che una meta turistica rinomata per la sua bellezza architettonica e la vista panoramica sulla città e sulle montagne circostanti. Swayambhunath incarna la spiritualità e la cultura nepalesi, invitando i visitatori a contemplare la magnificenza della natura e della storia attraverso la sua bellezza senza tempo.
Come abbiamo detto, tra le cose da vedere in Tibet ci sono molti monasteri, dislocati per tutta la regione. Tra i migliori, assolutamente da non perdere, c’è quello di Samye. Il monastero di Samye è riconosciuto come il luogo di origine del Buddhismo tibetano, essendo il primo monastero costruito in Tibet. Fondato nel 788, è solo leggermente più giovane del Palazzo del Potala. La sua costruzione fu una sfida, con il sovrano Trhisong Detsen che affrontò l’opposizione della nobiltà locale per introdurre il Buddismo nel paese. Samye ospita numerosi tesori sacri, manufatti antichi e reliquie preziose. Tuttavia, raggiungerlo non è né facile né veloce, poiché è situato in una valle remota, a due ore di auto dalla città più vicina.
Oltre ai monasteri e alle maestose vette, il Tibet offre anche straordinarie meraviglie naturali, tra cui il Grand Canyon dello Yarlung Zangbo. Questo profondo canyon si estende lungo il corso impetuoso del fiume omonimo, offrendo un’esperienza eccezionale per gli appassionati di trekking e soprattutto di kayak.
Iniziamo con il lago di Yamzho Yumco, conosciuto anche come Yamdrok, circondato da montagne perennemente innevate e pascoli dove pascolano i yak lungo le sponde. Per chi ama condividere le proprie esperienze, il lago Yamzho Yumco è il luogo perfetto per scatti da pubblicare su Instagram. Il lago Manasarovar non è da meno in termini di bellezza, alimentato costantemente dai ghiacciai del Monte Kailash. Terminiamo con il lago Namtso, che a differenza dei primi due è salato, caratteristica che lo rende il lago salato più alto del mondo. Immerso nella prateria, il lago Namtso è circondato da popolazioni nomadi e mandrie di yak, che rendono questo luogo ancora più suggestivo.
Uno dei modi più efficaci per mantenere il sistema immunitario in forma è seguire un’alimentazione…
Dalla Lapponia a New York, fino a Parigi: tutte le destinazioni migliori per vivere al…
Le castagne bollite in pentola a pressione sono una preparazione versatile che vi permette di…
Tra via Portonaccio, via Prenestina e via di Casal Bertone, a Roma, sorge un prezioso…
Il labirinto è un simbolo ricorrente in molte culture e spesso rappresenta percorsi spirituali, ma…
L’Italia offre dei paesaggi unici, specialmente in autunno. Ecco le foreste che non potete perdervi…