Spettacolo

Lady Diana, i suoi abiti tornano all’asta: quanto valgono?

La casa d’aste di Hollywood presenterà due abiti (da cocktail e da sera) di Lady Diana, ciascuno stimato tra i 200.000 e i 400.000 dollari

Due vestiti da cocktail, accessori e ricordi personali di Lady Diana saranno messi all’asta domani da Julien’s Auctions, a Beverly Hills: questa notizia girava già da tempo tra i moltissimi fan della compianta principessa, intramontabile icona di fascino e stile.

Ora è arrivato l’annuncio ufficiale e i ben informati sono già pronti a scommettere che anche questa volta le quotazioni raggiungeranno cifre da capogiro.

Lady Diana, i suoi abiti tornano all’asta

Lady Diana, i suoi abiti tornano all’asta: quanto valgono? – Ilserenissimoveneto.it

 

Il secondo invece è un abito in pizzo disegnato, sempre degli anni ’80, da Victor Edelstein, un altro stilista della nobiltà britannica. Abito che Diana indossò in almeno due occasioni, precisa la casa d’aste.

“Abbiamo alcuni pezzi eccezionali (…), pezzi iconici che Diana indossava con grande orgoglio e che sono davvero emblematici del suo stile”, ha dichiarato Gabriela Schwarz di Julian’s Auctions.

Insieme ai pezzi ricercatissimi, saranno battuti all’asta vari pezzi ricercatissimi tra scarpe, borse, cappelli e diversi memorabilia della defunta principessa del Galles. Una collezione presentata come unica di circa una cinquantina di oggetti, incluso alcune delle sue lettere scritte a mano e altri cimeli appartenuti a vari membri della Royal Family.

Recentemente, nel luglio 2023 e nell’agosto 2023 sono stati messi all’asta degli esemplari, cinque per la precisione, da due case d’asta diverse: da una parte Sotheby’s che ha suscitato un gran bel clamore grazie alla presenza del maglioncino rosso con le pecorelle all’asta online dal 31 agosto al 14 settembre 2023.

Princess Diana’s Sheep Jumper non a caso è proprio il lotto numero 1 di Fashion Icons, una selezione che celebra personaggi, maison e designer che hanno lasciato il segno nella moda. Dall’altra parte c’è Julien’s Auctions, casa d’aste con sede a Beverly Hills che ha ben tre abiti di Diana da piazzare tra i 1400 cimeli raggruppati nella vendita Legends: Hollywood and Royalty.

Lady Diana, i suoi abiti tornano all’asta: quanto valgono? – JORDAN PETTITT – PA IMAGES/GETTY IMAGES – Ilserenissimoveneto.it

 

Il maglione rosso con le pecorelle bianche tranne una di colore nero, reso celebre anche alle generazioni più recenti grazie alla serie tv The Crown, si tratta di uno dei capisaldi dell’immagine di Lady D: firmato Warm&Wonderful, il maglione è stato indossato dalla giovane aristocratica a un passo dalle nozze con l’erede al trono di Inghilterra celebrate il 29 luglio 1981: il primo scatto che la ritrae avvolta nella maglia a pecorelle è infatti datato giugno dello stesso anno.

In quei giorni, la futura principessa chiese al piccolo brand se era possibile riparare il capo risultato danneggiato oppure se poteva averne uno nuovo visto che era uno dei suoi preferiti. Joanna Osborne and Sally Muir, le fondatrici di Warm&Wonderful, provvidero al rimpiazzo ma dell’originale non se ne seppe più nulla.

Fino al colpo di scena di qualche mese fa: le due l’hanno ritrovato a marzo scorso in una scatola in soffitta scoprendo che avevano un tesoro in archivio senza saperlo. Un tesoro che adesso va all’asta a peso d’oro. Per portarselo a casa, infatti, si parla di una cifra iniziale di almeno 50mila dollari, danni compresi.

Matthieu Blazy, direttore creativo di Bottega Veneta, ha condiviso in questi giorni su Instagram la foto della sheep jumper con allegata la lettera in cui si chiedeva una soluzione per quegli odiosi buchi, presumibilmente fatti dalle tarme.

Ancora oggi i look della principessa del Galles ispirano la moda: la collezione primavera-estate 2024 di Jacquemus, ricca di volumi e maniche a sbuffo, era profondamente influenzata dalla principessa del popolo, nonostante fosse ambientata a Versailles, reggia di Maria Antonietta.

Al designer che ha portato molto rosso in passerella nella sua ultima sfilata potrebbe piacere il vestito in chiffon di seta realizzato da Bruce Oldfield alla fine degli anni 80. La principessa Diana nella sua fase etichettata come Dinasty Di ha più volte sfoggiato l’abito lungo ricco di increspature in vita e sulle maniche.

Il debutto, a quanto sappiamo, dovrebbe essere stata la prima di Harry ti presento Sally a Londra a novembre 1989, per poi indossarlo nel 1991 al red carpet di Hot Shots accompagnata da due ospiti speciali portati da lei, il presidente ungherese Árpád Göncz e sua moglie Zsuzsa.

Prezzo di partenza di questo lotto? 200mila dollari con la previsione di arrivare almeno a 400mila. Un valore giustificato probabilmente anche dal nome dello stilista che per l’acerrima nemica di Diana, Camilla, ha disegnato l’abito per l’incoronazione.

Sembra infatti che tutto quello che ha toccato Diana in vita sia diventato oro: un mercato in fin dei conti alimentato da lei stessa che aveva intuito la potenza della sua fama.

I tre abiti in vendita da Julien’s provenivano dalla famosa asta di Christie’s del giugno 1997 organizzata proprio dalla principessa Diana poche settimane prima di morire. Dresses from the Collection of Diana, Princess of Wales fu un successo incredibile: furono raccolti oltre 3 milioni di dollari da devolvere alla ricerca sul cancro e alla lotta all’AIDS, cause che stavano a cuore alla reale sempre più impegnata, dopo il divorzio, in missioni umanitarie e beneficenza.

Da Christie’s partirono per un viaggio a volte sconosciuto un’ottantina di abiti, tra cui quello rosso firmato Bruce Oldfield che a quel tempo qualcuno si aggiudicò per 34.500 dollari.

Gli altri due abiti ora esposti a Beverly Hills sono stati entrambi disegnati da Catherine Walker, la più fidata tra i sarti a cui Diana era solita rivolgersi. Uno è verde e nero, elegante e dotato di un pizzico di sensualità grazie alla scollatura che scopre leggermente le spalle.

L’abito, sfoggiato in un tour in Canada nel 1991, è sartorialmente impeccabile: ha la vita asimmetrica, un drappeggio nella gonna, una fascia che pende lateralmente donando movimento all’ensemble e uno spacco che dietro scopre leggermente le gambe. Il martelletto nel 1997 ha battuto sulla cifra di poco superiore ai 24mila dollari. L’acquirente del 2023 si aspetta tra i 100 e i 200mila dollari, se non qualcosa di più.

Giulia De Sanctis

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