Regno Unito, com’è andato il primo confronto tra Sunak, Stramer, Davey e Swinney?

I leader dei partiti del Regno Unito rispondono alle domande del pubblico ma non si sfidano tra loro. Ecco com’è andato il primo confronto

Il primo confronto elettorale in Gran Bretagna non ha prodotto un chiaro vincitore. I leader politici hanno risposto alle domande del pubblico durante uno speciale Question Time della BBC, condotto da Fiona Bruce.

Regno Unito: ecco com’è andato il primo confronto tra Sunak, Stramer, Davey e Swinney

Rishi Sunak ha affrontato domande sulle liste d’attesa del servizio sanitario nazionale, sulla Brexit e sull’imbarazzo di essere il leader del Partito conservatore, dato i numerosi cambi di leader negli ultimi anni.

Il leader laburista Keir Starmer ha risposto a domande sui costi degli alloggi, sui suoi piani per il servizio sanitario nazionale e sul perché ha sostenuto il manifesto elettorale di Jeremy Corbyn nel 2019.

John Swinney dell’SNP è stato interrogato sull’indipendenza e sui recenti scandali nel suo partito, ammettendo che è stato un “periodo turbolento”.

Regno Unito, com'è andato il primo confronto tra Sunak, Stramer, Davey e Swinney?
Regno Unito, com’è andato il primo confronto tra Sunak, Stramer, Davey e Swinney? – ANSA – Ilserenissimoveneto.it

 

Ed Davey, leader dei Lib Dem, ha affrontato domande sulle sue “buffonate elettorali”, sui piani di spesa del partito e sui problemi di fiducia dopo la “promessa non mantenuta” sulle tasse universitarie durante il governo di coalizione.

Pressato sulle liste d’attesa del servizio sanitario nazionale scozzese (gestito dal governo scozzese), ha sottolineato che alcuni settori dell’assistenza sanitaria in Scozia sono migliori, ma ha riconosciuto che ci sono aree in cui si potrebbe imparare dal resto del Regno Unito.

Anche Rishi Sunak ha affrontato domande difficili: il primo ministro si è detto “incredibilmente arrabbiato” per le accuse secondo cui i conservatori avrebbero scommesso sulla data delle elezioni e ha promesso di “cacciare” chiunque abbia infranto le regole.

Per quanto riguarda il servizio sanitario nazionale, ha ammesso che “non abbiamo fatto tutti i progressi che avrei voluto” sulle liste d’attesa, ma ha insistito che venivano spesi importi record per il servizio sanitario.

Sunak ha inoltre ribadito la sua disponibilità a lasciare la Corte europea dei diritti dell’uomo, se si dovesse scegliere tra la sicurezza nazionale e un “tribunale straniero”.

Alcuni hanno applaudito la sua posizione, mentre altri hanno gridato “vergogna”. Sul tema delle migrazioni, il leader laburista Starmer ha dichiarato di voler abbassare “significativamente” i numeri, ma si è rifiutato di quantificarli, nonostante gli sia stato chiesto come avrebbe poi pianificato i servizi pubblici.

Sulle liste d’attesa del servizio sanitario nazionale, Starmer ha promesso che un governo laburista ridurrà i tempi e eliminerà completamente l’arretrato durante la legislatura. Il pubblico, politicamente coinvolto e a tratti appassionato, non ha reso la vita facile a nessuno dei quattro leader.

Alcuni osservatori hanno notato che il tono gentile del leader Lib Dem Ed Davey e la sua attenzione alla cura hanno coinvolto il pubblico. Tuttavia, è emerso quanto i compromessi della coalizione continuino a perseguitare i Liberal Democratici, anche nove anni dopo la sua fine.

John Swinney, leader dell’SNP, ha dovuto affrontare domande imbarazzanti sulle recenti difficoltà del suo partito, ma è riuscito a concentrare gran parte del tempo sulle politiche delle amministrazioni SNP piuttosto che sugli scandali che hanno coinvolto i suoi esponenti di spicco.

Keir Starmer ha vissuto momenti di difficoltà, soprattutto a causa del suo passato sostegno a Jeremy Corbyn e delle domande sulla sua integrità. Il leader conservatore Rishi Sunak è salito sul palco con energia, determinato a trasmettere messaggi chiave sull’economia e sull’immigrazione. Tuttavia, l’ostilità di gran parte del pubblico ha evidenziato quanto sia arduo il suo compito.

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