Oggi è la giornata internazionale del surf, ecco qualche curiosità su questo sport e dove poterlo praticare in Italia
Il surf rientra tra gli sport acquatici più adrenalinici del mondo. Vedere dei surfisti cavalcare onde alte diversi metri, armati solo di una tavola e parecchio coraggio, è elettrizzante, ma si tratta anche di uno sport molto complicato, che richiede allenamento, atleticità, equilibrio e molte altre skills.
In onore della giornata mondiale dedicata al surf, scopriamo di più su questo sport particolare, partendo proprio dalle sue origini.
Il primo a parlarci di surf è stato il capitano James Cook, ovvero lo stesso che ha scoperto le isole Hawaii nel 1778. Nel suo diario di bordo descriveva, infatti, l’incredibile abilità dei polinesiani di cavalcare le onde utilizzando degli archetipi di tavole da surf realizzati in legno.
I calvinisti bandirono il surf a causa dell’eccessiva “nudità” che prevedeva, ma questo sport tornò in voga tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, arrivando a toccare l’apice della notorietà intorno agli anni ’60 e piano piano la tecnica si è evoluta a favore di una maggiore velocità e ricerca di manovre aeree spettacolari.
Il record nel mondo del surf come onda più alta mai cavalcata, appartiene dal surfista austro-tedesco Sebastian Steudtner, che a febbraio di quest’anno ha compiuto l’impresa di scivolare su un’onda alta più di 28 metri al largo di Nazaré, in Portogallo.
La giornata internazionale del surf è stata istituita nel 2005 da Surfing Magazine e da The Surfrider Foundation, un’organizzazione senza scopo di lucro dedicata alla protezione degli oceani che si impegna anche a promuovere il surf nel mondo.
Per festeggiare questa ricorrenza è possibile svolgere dei corsi per approcciarsi a questo sport, apprezzarne la tecnica, la storia e scoprire un mondo incredibilmente affascinante, oppure donare una quota alla Surfirider Foundation per sostenere le loro attività di salvaguardia degli oceani.
Forse non lo sapevate, ma nel mondo esistono numerosi centri in cui è possibile svolgere un’intera vacanza all’insegna del surf, assaporando il gusto della vita a stretto contatto con l’oceano e imparando da surfisti esperti pronti a dispensare consigli per intere settimane, trasformandoti da principiante a vero surfista provetto.
Questi centri si chiamano surfcump e permettono di vivere un’esperienza immersiva alla scoperta delle meraviglie del surf a prezzi decisamente economici. Su siti come Puresurfcamps potrai trovare camping dedicati al surf sparsi per il mondo, starà a te scegliere se recarti in Marocco, in Portogallo, in Francia o Santa Cruz o rimanere in Italia sulle coste sarde a cavalcare onde all’altezza di quelle più internazionali. Infatti, non c’è bisogno di andare dall’altra parte del mondo per scivolare su onde soddisfacenti.
Tra le località più adatte per surfare in Italia vi segnaliamo:
Adesso non hai più scuse: non ti resta che scegliere se cimentarti a cavalcare la tua prima onda qui in Italia o approfittare dell’occasione per regalarti un viaggio più lontano, in Australia o alle Hawaii, vivendo 24 ore su 24 all’insegna di onde, mare, sole e divertimento.
Per concludere, ecco cosa si prova nel cavalcare un’onda secondo Xavier Rudd:
“Per me, il surf è il più stretto legame che posso avere con Madre Natura. Per fare surf, stai cavalcando un impulso di energia da Madre Natura. Ed è forte. È reale. È lì. E tu stai ballando con quello. Ti stai connettendo con quello. Potresti essere l’unica persona nella storia dell’universo che si connette con quel particolare impulso di energia”
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