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Centri estivi, ecco qual è la spesa media che i genitori devono sostenere

Ambiente: Scegliere innanzitutto il contesto ambientale più adatto e gradito al bambino, che sia mare, campagna, montagna o città.

Attività e divertimento: Coinvolgere il bambino nella scelta del centro che offre le attività di suo interesse. Sport, lingue, informatica, percorsi naturali sono solo alcune delle opzioni disponibili. Assicurarsi che le attività siano diversificate per fasce di età.

Extra o incluso nel prezzo?: Chiedere in anticipo se il servizio mensa è incluso e quali sono le caratteristiche del menu, soprattutto per bambini con allergie. Verificare se ci sono costi extra per merenda, bibite, lavaggio biancheria e se tutte le attività sono comprese nel prezzo o se alcune richiedono un sovrapprezzo.

Personale e sicurezza: Verificare le qualifiche degli educatori, ad esempio, se è prevista la piscina o attività al mare, gli operatori devono avere il diploma di bagnino. Assicurarsi della qualità e del ricambio dell’acqua utilizzata per le piscine gonfiabili. Chiedere se il personale ha seguito un corso di primo soccorso e disostruzione, lasciando uno o più numeri di emergenza.

La geografia inoltre rivela notevoli differenze nei costi dei centri estivi in Italia: al Nord, i centri estivi sono i più costosi, con una media di 175 euro a settimana per il tempo pieno rispetto ai 148 euro del Centro e ai 118 euro del Sud.  Per il tempo ridotto, i costi settimanali scendono a una media di 102 euro al Nord, 85 euro al Centro e 58 euro al Sud.

Milano è la città più cara, con un costo medio settimanale di 218 euro (che scende a 176 euro per l’orario ridotto), il che significa che una famiglia milanese spende 1.748 euro per otto settimane per ogni figlio.

Questo è più del doppio rispetto a Bari, dove un centro estivo a tempo pieno costa mediamente 100 euro a settimana, e 49 euro per il tempo ridotto, e a Napoli, dove si spendono 123 euro per il tempo pieno e 60 euro per quello ridotto.

A Bologna, i costi medi sono di 148 euro per il tempo pieno e 98 euro per il tempo ridotto, mentre a Roma sono rispettivamente 137 euro e 90 euro.

Nonostante i prezzi elevati i centri estivi, soprattutto nelle grandi città, offrono una vasta gamma di proposte educative, sportive, ludiche e artistiche di livello medio-alto.

Esaminando i dettagli dei servizi si scopre che la mensa è presente nel 75,3% dei centri estivi, mentre la merenda è inclusa in meno della metà delle strutture (44,2%).

Inoltre, un quarto dei centri estivi offre flessibilità oraria, consentendo ingresso anticipato o uscita posticipata, ma sempre a fronte di un costo aggiuntivo.

Giulia De Sanctis

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