Scatta l’allarme hacker per gli smartphone: non fare questa operazione almeno una volta alla settimana espone a gravi rischi.
I nostri smartphone ormai ci seguono ovunque, quasi fossero un prolungamento del nostro corpo. Pensare di fare a meno di questi oggetti hi-tech sembra inconcepibile. Che sia per lavoro o per svago, il cellulare è ormai uno strumento insostituibile.
Lo smartphone è di fatto onnipresente: sempre acceso, 24 ore su 24, pronto a illuminarsi ogni volta che riceviamo una notifica da una delle tante app installate sul nostro dispositivo. È vero che questi dispositivi sono utilissimi, ma è altrettanto vero che ci sono parecchie controindicazioni
Una sana dose di realismo impone di prendere delle precauzioni contro l’esercito di pirati informatici in costante agguato. Le minacce degli hacker sono un pericolo da non sottovalutare, soprattutto se dimentichiamo di fare un’operazione ben precisa almeno una volta alla settimana,
L’allarme lo ha lanciato qualcuno che se ne intende: la Nsa, l’Agenzia per la Sicurezza nazionale americana che da tempo si è dotata, tra le altre cose, di una unità d’élite incaricata di occuparsi degli attacchi informatici, vale a dire la Cno (Computer Network Operations, ex Tao).
Dicevamo dell’abitudine di lasciare sempre acceso lo smartphone. Bene, proprio questo comportamento potrebbe mettere a rischio la sicurezza del nostro dispositivo. In un documento pubblicato negli ultimi giorni la Nsa spiega che tenere sempre acceso il cellulare permette agli hacker di sfruttare alcune falle nei sistemi, traendo vantaggio dalle vulnerabilità sconosciute agli stessi produttori dei device.
I pirati del cyberspazio sono anche “cacciatori” di queste vulnerabilità nascoste nelle pieghe dei software e sono in grado di sfruttarle a loro favore. Ma c’è un semplice metodo per limitare questo pericolo: spegnere lo smartphone almeno una volta alla settimana. I telefoni, notano gli esperti della Nsa, non dovrebbero rimanere accesi più di 168 ore consecutive.
Questa semplice operazione può rivelarsi fondamentale nel caso degli attacchi informatici detti in gergo “exploit zero day”, l’espressione che indica la difficoltà estrema da parte dei produttori dei dispositivi che hanno letteralmente “zero giorni” per risolvere il problema sorto dalla presenza di falle appena conosciute, lasciando così l’utente in balia dei pirati informatici.
In sostanza l’attacco zero-day permette agli hacker di avvantaggiarsi di un notevolissimo effetto sorpresa che può rivelarsi decisivo per mettere a segno i loro colpi prima che gli sviluppatori abbiano il tempo materiale di correggere la falla del programma.
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