Una lotta interna: da un lato le proprietà reali e la consapevolezza che Re Carlo III abbia intenzione di mettere un punto sugli scandali.
I Windsor tengono molto alle loro proprietà. La Regina Elisabetta II, ad esempio, si batté profondamente affinché la Britannia non venisse demolita. La distruzione della lussuosa imbarcazione, di fronte ai suoi occhi, rappresentò un duro colpo per l’eterna sovrana britannica.
Il medesimo discorso vale per le residenze reali, diffuse su tutto il territorio. I residenti si impegnano nel mantenimento della struttura, con le dovute ristrutturazioni ed attenzione ai dettagli. Proprio su questo si è scatenata una diatriba tra royals, il cui epicentro risiede in Frogmore Cottage ed ancor più nella Royal Lodge.
Frogmore – la lussuosa e paradisiaca residenza che la Regina Elisabetta II donò ai Duchi del Sussex uniti in matrimonio. Pochi mesi dopo la sua scomparsa e soprattutto di fronte alle prese di posizione considerate dalla Corona sconsiderate di Harry e Meghan, Re Carlo III decise di sfrattare la coppia di coniugi ribelli.
Lotta tra royals, al centro della diatriba Frogmore Cottage e la Royal Lodge
L’obiettivo risiedeva nella possibilità di far trasferire il fratello minore Andrea nella villetta, in modo da affidare la residenza del Duca di York ai Principi del Galles. Attualmente, di fatto, lo scandaloso Windsor (più volte al centro della cronaca scandalistica) vive presso la Royal Lodge, un vero e proprio palazzo di trenta camere situato nel Berkshire.
Il motore della scelta del sovrano regnante di esercitare pressione su Andrea affinché rinunci alla sua dimora extralusso si riassume soprattutto nella mancato mantenimento della struttura. Tradizione vuole che i reali residenti debbano occuparsi di eventuali ristrutturazioni e soprattutto garantire il suo massimo splendore. Promessa che, nei fatti, il fratello minore del monarca non ha mantenuto.
Inoltre, in seguito alla diffusione degli Epstein Files – tra i quali spunta il nome del Principe – Re Carlo III ha ritenuto paradossale che quest’ultimo possedesse una delle opere architettoniche più care alla casata Windsor. Laddove Andrea dovesse trasferirsi a Frogmore Cottage, il sovrano riuscirebbe a risolvere più di un problema.
Prima di tutto, confermerebbe l’allontanamento di Harry, privato concretamente di una residenza reale alla quale appoggiarsi. In secondo luogo, confinerebbe Andrea in una villetta più modesta ed adatta al suo ruolo marginale. Infine, last but not least, consegnerebbe le chiavi della Royal Lodge al primogenito e alla sua numerosa famiglia. Una piccola soddisfazione considerando la tragica malattia che ha colpito la Principessa del Galles.