Thailandia, cosa sono i tipici Tuk Tuk e come funzionano

Chi ancora non ha una particolare confidenza con la cultura della Thailandia potrebbe chiedersi: cos’è un tuk-tuk? Scopriamolo!

Li si vede sfrecciare per le strade della capitale Bangkok e vorresti salirci anche tu per provare l’ebrezza del giro su questa ape calesse asiatico: stiamo parlando dei tuk tuk, un’alternativa valida al taxi che tutti consigliano di utilizzare almeno una volta nella vita non solo nella capitale thailandese, ma anche in altre città come ad esempio Chiang Mai e Chiang Rai.

Ci sono però delle cose da sapere prima di salire a bordo del tuk tuk e farsi condurre a destinazione: vediamole insieme!

Thailandia: tutto quello che c’è da sapere sul tuk tuk

Come menzionato precedentemente, il tuk tuk è una sorta di piccolo calesse colorato, un veicolo a tre ruote coperto in alto ma aperto ai lati. Ha poi un posto davanti per il guidatore e può ospitare fino a tre passeggeri – a volte anche quattro! – su un piccolo divanetto imbottito. Il manubrio del guidatore è simile a quello di uno scooter.

Il nome tuk tuk probabilmente deriva dal suono del motore al minimo, che per l’appunto fa “tuk tuk tuk”. Inoltre, su questi mezzi di trasporto non c’è il tassametro, quindi il prezzo della corsa deve essere sempre contrattato prima della partenza.

Thailandia, cosa sono i tipici Tuk Tuk e come funzionano
Thailandia, cosa sono i tipici Tuk Tuk e come funzionano – Wikimedia Commons @Lerdsuwa – Ilserenissimoveneto.it

 

Per prima cosa bisogna indicare al conducente la destinazione. Solitamente, il guidatore proporrà una cifra esagerata (è evidente che si è turisti) e si dovrà contrattare con gentilezza, educazione ma anche con fermezza. Non bisogna mostrarsi titubanti, altrimenti il prezzo non verrà mai abbassato.

È utile chiedere alla reception dell’hotel o a qualche abitante del posto quanto dovrebbe costare la corsa in tuk tuk e contrattare basandosi su quel prezzo. Se l’autista insiste sul prezzo richiesto, si può rifiutare e cercare un altro tuk tuk. Se anche gli altri chiedono lo stesso prezzo, si può optare per un taxi, che in genere costa meno del tuk tuk.

È meglio evitare di prendere il tuk tuk nelle zone centrali, dove la concentrazione di turisti è alta e il prezzo è più elevato.

È consigliabile inoltre evitare anche i tuk tuk che propongono giri di Bangkok a pochissimi bath (circa € 0,030 al cambio valuta odierno) perché spesso portano i turisti in giro per negozi, prendendo una commissione sui loro acquisti.

Il tuk tuk è consigliato solo per brevi spostamenti. Per quelli più lunghi, il taxi è una scelta migliore per comodità, economicità e sicurezza.

Appurato che bisogna contrattare sul prezzo, ecco qualche altro consiglio generale sull’esperienza: sicuramente è preferibile evitare di prendere il tuk tuk nelle ore di punta, quando il traffico è intenso, aumentando smog e rischio di incidenti.

Una volta a bordo, è importante rilassarsi e godersi la corsa con spirito allegro. Ammirare il panorama, chiacchierare con il compagno di viaggio e, se possibile, anche con l’autista.

Gli autisti generalmente parlano un po’ di inglese e sono aperti alla conversazione. In Thailandia, un giro sul tuk tuk è quasi obbligatorio, soprattutto a Bangkok.

È molto divertente sfrecciare su questi mezzi per le strade della capitale, soprattutto di notte, quando i tuk tuk sono illuminati da luci colorate e tutto intorno è un tripudio di colori e odori.

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