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Pioggia di disdette in Puglia, Calabria e Sicilia: la nuova specie che popola i mari fa paura, il rischio per la salute

Pioggia di disdette in Puglia, Calabria e Sicilia. Allarme per la nuova specie che popola i mari fa paura, il rischio per la salute.

Negli ultimi anni, i mari di Puglia, Calabria e Sicilia stanno affrontando una nuova minaccia. Si sono verificati degli avvenimenti sconcertanti e le persone hanno davvero timore a organizzare le proprie vacanze e nuotare nei mari dell’Italia del sud.

Un grosso pericolo si è fatto vivo nei mari del sud Italia: è un predatore famelico – Ilserenissimoveneto.it

Il rischio per la salute è molto alto e le famiglie non possono farsi carico anche di questo imprevisto. La situazione pare sia molto più importante di quanto preventivato. Ecco che cosa sta succedendo nei mari della nostra amata Italia e perché dovremmo preoccuparci.

Si tratta di un voracissimo anellide marino che sta causando il panico tra pescatori e i turisti. Il nome scientifico di questa creatura è *Hermodice carunculata*, ma è comunemente noto come verme di fuoco per via delle sue tossine urticanti. Questo predatore carnivoro, che vive nei fondali marini, è dannosissimo per l’ecosistema locale.

Pioggia di disdette in Puglia, Calabria e Sicilia: una nuova specie che popola i mari fa paura

Il vermocane è un verme marino lungo in media tra i 20 e i 30 centimetri, ma alcuni esemplari possono raggiungere il metro. È coloratissimo e vive grazie al riscaldamento delle acque marine. Prolifera rapidamente nei mari più caldi, cosa che gli ha permesso di espandersi notevolmente nel Mediterraneo, in particolare nei mari di Puglia, Calabria e Sicilia.

Il vermocane minaccia pesci e umani: grossi problemi per il turismo italiano – Ilserenissimoveneto.it

Il vermocane è un predatore insaziabile che si nutre di pesci impigliati nelle reti. Scarnificandoli in pochi secondi. Questa voracità rappresenta una minaccia enorme per i pescatori, che vedono le loro catture distrutte da questi anellidi.

L’incontro con un vermocane non è pericoloso solo per i pesci, ma anche per gli esseri umani. Questi vermi sono dotati di aculei che rilasciano tossine urticanti.  Da tempo, i biologi dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (Ogs) di Trieste stanno studiando il vermocane per cercare soluzioni efficaci.

Le loro ricerche sono condotte in collaborazione con le Università di Modena e Reggio Emilia, di Catania e di Messina, Ispra e l’Area Marina Protetta di Capo Milazzo. Gli studiosi hanno pensato a delle vere e proprie trappole per catturare e rendere inoffensivi questi vermi, ma la strada è ancora lunga.

Chiara Cacioppo

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