Oggi cominciano ufficialmente i test d’Ingresso per Medicina, ecco cosa cambia nel test di quest’anno e cosa potrebbe accadere nel 2025
Alle 13.00 di oggi è cominciato il primo test d’accesso per tutti gli studenti che l’anno prossimo desiderano frequentare Medicina, Odontoiatria e Veterinaria. I candidati sono 71mila mentre i posti disponibili sono solo 20 mila.
Per il secondo tentativo, si dovrà aspettare fino alla fine del mese di luglio. A differenza dell’anno scorso però, il test d’ingresso di quest’anno ha subito delle variazioni, scopriamo quali.
La prova di quest’anno è in presenza, in formato cartaceo ed è composta da 60 domande estratte da una banca dati pubblica composta da 7mila quesiti.
Il tempo a disposizione degli studenti per svolgere la prova è di 100 minuti, durante i quali dovranno rispondere ai 60 quesiti a scelta multipla con 5 opzioni di risposta, in cui una sola è quella corretta.
Per quest’anno, il test è stato suddiviso in quattro macroargomenti:
I metodi di valutazione invece prevedono:
A differenza dall’anno scorso, agli studenti di quarta superiore è stata negata la possibilità di partecipare al test d’ingresso.
Gli aspiranti medici e veterinari dovranno aspettare pazientemente fino al 6 giugno per avere i risultati della prova, mentre chi sfrutterà la possibilità di fine luglio, potrà avere l’esito l’8 agosto.
Un attesa sicuramente carica di tensione considerata la quantità di aspiranti studenti e il numero esiguo di posti disponibili.
Le sedi di iscrizione potranno invece essere scelte a partire dal 29 luglio fino alle 15.00 del 2 settembre.
Nonostante siano in atto i test di quest’anno, il governo pensa al futuro.
Il Comitato ristretto della Commissione Istruzione ha adottato il testo base per andare in una direzione chiara: basta test a numero chiuso per Medicina, a partire dal 2025 potrebbe essere prevista l’iscrizione libera al primo semestre, nonostante l’Ordine dei Medici si sia espresso in disaccordo.
Il testo sopra citato prevede una riforma che andrebbe a scardinare l’iter ormai sedimentato da 25 anni per poter accedere alla facoltà di Medicina, ovvero il test d’ingresso.
La riforma prevede che ci si potrà iscrivere liberamente al primo semestre di Medicina e chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria e in Medicina veterinaria senza passare attraverso un test. Ma ci saranno delle discipline che dovranno essere superate obbligatoriamente per poter essere ammessi al secondo semestre.
Ecco come Marti, il Presidente della Commissione, spiega questa proposta di cambiamento:
“L’odioso numero chiuso che abbiamo conosciuto negli ultimi 25 anni non ci sarà più. Offriremo così ai nostri ragazzi la possibilità di iscriversi liberamente alle facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria e di iniziare un percorso che gli permetterà di avere tempo e modo per orientarsi nel mondo universitario, che costituisce per ognuno una grande novità. Gli studenti avranno modo di verificare anche la propria vocazione e di dimostrare le competenze acquisite con lo studio delle discipline di base di questi corsi di laurea. Finalmente non più una roulette russa: affidiamo al governo una piena delega per restituire al Paese un sistema di buonsenso”.
L’Ordine dei Medici si dichiara sfavorevole a questa proposta, sottolineando come la nuova norma potrebbe andare ad allungare i tempi necessari per preparare i futuri medici alla professione.
Ecco le parole di Filippo Anelli, presidente della Fondazione Nazionale degli ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri:
“Siamo nettamente contrari, e questa non è assolutamente una norma di buon senso: eliminare il numero chiuso a Medicina significa che fra 10 anni, il tempo necessario per formare un medico, avremo una pletora di laureati che non avranno possibilità di trovare un posto di lavoro come medici. Produrremo solo dei disoccupati”
In ogni caso, quello che succederà nel 2025 è ancora tutto da vedere. Per il momento l’iter rimane invariato, seppure con qualche modifica che abbiamo elencato, e i giovani studenti oggi hanno portato a termine la prima sessione di test d’ingresso con la testa sui fogli e le dita incrociate.
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