Due grosse banche chiudono oggi: panico dei correntisti, cosa succede ai risparmi

Chiudono due grosse banche in Italia. Ecco che cosa potrebbe succedere ai vostri risparmi e come potete rimediare.

Negli ultimi anni, il settore dell’economia e della finanza ha registrato alcuni importanti cambiamenti a cui è bene fare sempre molta attenzione. Come avrete già notato, il digitale ha  preso piede con il servizio di home banking, e il risultato è che le filiali fisiche delle banche sono sempre di meno. Tanto che le soluzioni online come Revolut stanno prendendo il sopravvento, in particolare tra gli utenti più giovani.

Stanno chiudendo due banche in Italia, ecco che cosa succederà
Chiudono due banche in Italia, panico tra i cittadini – Ilserenissimoveneto.it

Uno scenario in costante evoluzione e che già nel prossimo futuro potrebbe portare ad ulteriori modifiche che cambieranno radicalmente quelle che sono state le nostre abitudini fino ad oggi. Una notizia in particolare fa temere il peggio: ogni giorno chiudono due banche. Notizia non buona per i correntisti. Ecco che fine faranno i nostri risparmi.

Ogni giorno in Italia chiudono due banche, i numeri sono impietosi: ecco le Regioni messe peggio

Una notizia che ovviamente obbliga ad informarsi per agire di conseguenza. I risparmi non sono in pericolo, ma bisogna necessariamente adeguarsi a questo cambiamento, per essere certi di avere soldi sempre a disposizione.

Ogni giorno in Italia chiudono due banche: ecco le Regioni messe peggio 
Secondo l’osservatorio First Cisl, in media chiudono due banche ogni giorno in Italia – Ilserenissimoveneto.it

Secondo quanto emerso da una ricerca dell’Osservatorio First Cisl, infatti, in Italia spariscono in media due filiali fisiche ogni giorno. Tanto che negli ultimi due anni sono spariti in totale 1.503 sportelli bancari, di cui 823 nel 2023 e 677 nel 2022. E il fenomeno è esteso a tutta la Penisola, tanto che oltre 3.300 Comuni non hanno più nemmeno una filiale disponibile.

Sul podio troviamo Marche, Abruzzo e Lombardia, le tre regioni con la riduzione maggiore che arriva fino al -6,7%. E le previsioni sono tutt’altro che rosee. Ne ha parlato il segretario generale dell’Osservatorio Riccardo Colombani, secondo cui “la corsa alla chiusura promette di registrare un’ulteriore accelerazione nel 2024, tenendo conto dei piani d’impresa delle banche“.

Ma per quale motivo succede tutto questo? Di norma si pensa che questo fenomeno sia legato all’evoluzione e alla diffusione sempre più capillare del digitale. Ma in realtà non è così perché, secondo quanto spiegato da Colombani, la volontà principale degli istituti bancari è quella di tagliare i costi. Un fenomeno che gioca a sfavore soprattutto degli anziani, non istruiti digitalmente, e che hanno difficoltà a sfruttare i sistemi di home banking.

Purtroppo la tendenza che vede la sparizione progressiva delle filiali è un fatto a cui al momento non sembra esserci rimedio. Pertanto tutti i possessori di conto correnti bancari sono chiamati ad attrezzarsi per fronteggiare per tempo questo fenomeno.

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