Novità importanti per quanto riguarda l’evasione fiscale: le nuove regole stringenti del Governo. Tutti i dettagli.
Tutti i contribuenti italiani sanno benissimo che una volta all’anno dovranno presentare la dichiarazione dei redditi tramite il modello 730. Attraverso questo documenti il cittadino dimostra le varie entrate che ha registrato da lavoro da dipendenti o autonomo e, a seconda di quanto guadagnato, bisognerà versare tasse o imposte o, al contrario, ricevere rimborsi.
Sono tanti gli italiani furbetti che cercano in tutti i modi di eludere i controlli fiscali, diventando, quindi, degli evasori fiscali. Proprio per evitare i controlli fiscali che il governo Meloni ha riportato in auge uno strumento che rende ancora più serrati i controlli fiscali. Vediamo a cosa ci riferiamo e tutti i dettagli.
Per rendere ancora più stringente il controllo fiscale, il governo Meloni ha riportato in auge un vecchio strumento: il redditometro. Si tratta di uno strumento utilizzato dall’Agenzia delle Entrate per incrociare i dati sulle spese sostenute da un contribuente con il suo reddito dichiarato. L’obiettivo è di individuare eventuali discordanze che potrebbero indicare redditi non dichiarati o evasi.
Rispetto alla versione precedente, il Redditometro include alcune novità. La prima è una maggiore attenzione alle spese: sono state incluse un maggior numero di voci di spesa che potranno essere analizzate dall’Agenzia delle Entrate. E’ stato poi introdotto il doppio contraddittorio: il contribuente avrà la possibilità di difendersi in due fasi, durante l’atto di accertamento e con la procedura di accertamento con adesione.
Un’altra novità, invece, riguarda la soglia del 20%: solo se il totale delle spese supera questa soglia il reddito dichiarato il contribuente sarà tenuto a giustificare le spese effettuate e a fornire le prove della provenienza delle somme spese. Ma quali sono, nel dettaglio, le spese che analizzerà il Fisco?
L’elenco delle spese che saranno analizzate dal Fisco è molto ampio e include, tra le altre gli acquisti di beni o servizi come alimenti, abbigliamento, canone di affitto, mutuo, consumo delle utenze domestiche. I controlli riguarderanno anche le visite mediche, assicurazioni, bollo auto, carburanti, manutenzione di auto e moto, trasporti pubblici, spese telefoniche e tasse scolastiche.
Inclusi nei controlli anche le attività sportive, gli animali domestici, i viaggi, le polizze assicurative, il parrucchiere o i centri benessere. Si tratta dunque di controlli veramente tanto stringenti che stanno mandando nel panico milioni di italiani. Nonostante il Redditometro possa destare preoccupazione, è importante sapere che esistono dei modi per difendersi.
Innanzitutto è bene conservare tute le fatture, scontrini e ricevute relative alle spese sostenute. Questi documenti potranno essere utilizzati per dimostrare la reale provenienza delle somme spese. Se l’Agenzia delle Entrate dovesse contestare alcune spese, il contribuente avrà la possibilità di fornire chiarimenti e di presentare la documentazione a supporto.
In caso di dubbi o di difficoltà, è consigliabile rivolgersi a un professionista, come un commercialista o un avvocato esperto in materia fiscale per essere sempre nel giusto ed evitare problemi di ogni tipo.
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