Le pensioni di giugno stanno per arrivare. Scopriamo quando saranno pagate e qual è la notizia che non piacerà a molti.
Come ogni mese, quando ci si trova a intravedere il successivo sul calendario, la mente corre alla pensione e al giorno in cui sarà finalmente pagata. Si tratta, infatti, di un’entrata importante che per la maggior parte delle persone è anche l’unica sulla quale poter contare e che pertanto viene sempre tenuta d’occhio.
A tal proposito, per questo mese sono già noti i giorni in cui la pensione sarà effettivamente versata sui conti o pagata alle poste. Il lato negativo è che si conosce anche l’importo che potrebbe non piacere a molti in quanto non conterrà gli aumenti sperati.
Sebbene maggio non sia ancora esattamente sul finire, ci sono già notizie per la pensione di giugno. Una pensione che potrebbe deludere tutte quelle persone che per questo mese si attendevano un aumento. L’importo che sarà erogato sarà infatti uguale a quello di maggio, a meno di non avere degli arretrati. Non ci saranno, quindi, importi maggiorati né aumenti di alcun tipo. Cosa che potrebbe deludere diverse persone.
Andando invece ai pagamenti, la buona notizia è che questi partiranno proprio dal 1 giugno, essendo quindi più che mai puntuali, almeno per chi riceve la pensione dalle poste. Ci sono, però, delle variazioni importanti. Chi riceve la pensione dall’INPS su conto corrente bancario o anche postale, riceverà la stessa o il 1 giugno o il 3 giugno. Andando invece a chi ritira la pensione, ci sono come ogni mese delle date precise da rispettare e che variano in base al cognome. Il calendario per il mese di giugno è il seguente:
In questi casi, quindi, la pensione potrebbe essere pagata entro il 5 giugno. Ricordiamo che sulla pensione non ci saranno trattenute fiscali per quanto riguarda gli assegni sociali e le prestazioni non soggette a tassazione per ragioni specifiche.
Detto ciò, come già accennato all’inizio, mancheranno quegli aumenti che in tanti speravano di ricevere e che, invece, non ci saranno, lasciando gli importi uguali a quelli del mese di maggio. Fanno eccezione ovviamente coloro che hanno degli arretrati che, in questo caso, potrebbero andare a sommarsi alla pensione. In caso di dubbi si può sempre chiedere aiuto alle poste, all’INPS o presso il proprio CAF di riferimento.
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