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Isola del Giglio: ecco perché vale la pena visitarla

L’Isola del Giglio coniuga felicemente natura e storia. Scopri i migliori itinerari per una gita giornaliera o per una vacanza

L’Isola del Giglio è una meta accogliente per turisti e villeggianti ed è protetta dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano: ci sono tre centri principali: Giglio Castello, antico borgo medievale e sede del Municipio, Giglio Porto, nonchè principale approdo dell’isola e Giglio Campese che si affaccia a ovest sulla più grande spiaggia dell’isola.

L’acqua cristallina, le spiagge, le piccole calette lungo la costa, l’entroterra caratterizzato dalla macchia mediterranea e i numerosi punti panoramici che offrono viste sull’Arcipelago, rendono l’isola incantevole e il soggiorno un’esperienza indimenticabile.

Imperdibile la passeggiata intorno al Faro di Capel Rosso, situato all’estrema punta sud dell’isola, a picco sul mare e immerso nella natura selvaggia. Ma scopriamo maggori informazioni su questa isola!

Isola del Giglio, dove si trova, come arrivarci e cosa vedere

L’Isola del Giglio è la seconda isola per ordine di grandezza dell’Arcipelago toscano: con i suoi 21 kmq di estensione, si posiziona dopo l’isola d’Elba e prima delle isole Capraia, Montecristo, Pianosa, Giannutri e Gorgona.

L’Isola del Giglio, in provincia di Grosseto, si trova a circa 15 km ad ovest del Monte Argentario, a 14 km dall’Isola di Giannutri e a 43 km dall’isola di Montecristo. L’isola del Giglio dista a circa 2 ore da Roma e Firenze, ed è facilmente raggiungibile in auto, treno o aereo.

Indipendentemente da come si viaggia, la destinazione di riferimento è la cittadina Porto Santo Stefano (Grosseto), sulla penisola del Monte Argentario, da dove partono i traghetti per il Giglio.

La spiaggia Arenella sull’Isola del Giglio – Wikimedia Commons @Patpatpat – Ilserenissimoveneto.it

 

La tratta Porto Santo Stefano – Giglio Porto dura circa 1 ora e ci sono due compagnie di navigazione (Toremar e Maregiglio) che effettuano numerose corse durante il giorno.

Tra le cose da vedere sull’Isola del Giglio ci sono sicuramente le spiagge: ci sono tante piccole calette e punti in cui potersi tuffare. Sono tutte spiagge facilmente raggiungibili, tranne Caldane in cui ci si può arrivare solo via mare o a piedi. Tutti i lidi hanno sia una porzione di spiaggia libera, sia zone servite da stabilimenti balneari attrezzati. Ecco quali sono le spiagge principali dell’Isola:

  • spiaggia del Campese, lunga più di 500 metri e sulla sua estremità destra si trova l’iconica torre del Campese, uno dei simboli dell’Isola del Giglio. Si posiziona come la spiaggia più grande dell’isola e una delle più sviluppate dal punto di vista turistico. È caratterizzata da sabbia di colore dorato-scuro, acqua trasparente con un fondale che arriva fino a un metro di profondità. Sulla spiaggia sono presenti tutti i principali servizi: stabilimenti balneari per il noleggio di lettini e ombrelloni, negozi di prodotti da spiaggia, bar e ristoranti, oltre a una serie di attività come diving center, noleggio barche e servizio taxi d’acqua.
  • spiaggia delle Cannelle, una sottile lingua di sabbia finissima e bianca che si raggiunge comodamente a piedi da Giglio Porto percorrendo una strada panoramica oppure più rapidamente in taxi, scooter o bici a noleggio. Una volta in loco, si possono noleggiare lettini e ombrelloni presso lo stabilimento balneare Cannelle Wonderful Beach e usufruire del bar ristorante presente.
  • spiaggia delle Caldane, la più piccola del Giglio, si trova poco dopo la spiaggia delle Cannelle, proseguendo in direzione sud. La distanza a piedi tra le due spiagge è di circa 20 minuti, percorrendo il sentiero numero 23. Ci si può arrivare a piedi oppure, come unica alternativa, in barca (motivo per cui non è mai troppo affollata). La spiaggia delle Caldane è in parte libera e in parte occupata da uno stabilimento balneare.
  • spiaggia dell’Arenella si trova a nord di Giglio Porto ed è la terza dell’isola per dimensioni: i suoi fondali sono caratterizzati da un mix di sabbia e roccia ed è presente uno scoglio chiamato la Tartaruga per via della sua forma. Sul lido è presente uno stabilimento balneare in cui poter noleggiare lettini o ombrelloni, oppure sdraiare il telo in uno dei piccoli spazi di spiaggia libera.

Altro luogo che merita di essere visitato è il faro di Capel Rosso che si trova all’estrema punta sud dell’Isola del Giglio, immerso nella natura selvaggia e tutelato dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano (Riserva MAB Unesco Isole di Toscana).

Costruito nel 1883 dalla Marina Militare per illuminare la parte meridionale dell’isola, il faro è composto da una torre bianca che si innalza davanti alla parte centrale e si presenta come un edificio rettangolare a righe bianche e rosse affacciato sul mare.

Dal 2016, il faro è in concessione alle sorelle Mura, tre imprenditrici fiorentine che hanno avviato un’opera di recupero e riqualificazione terminata nel 2021. Oggi, il faro è una meta di soggiorno esclusiva, nel rispetto del patrimonio storico e naturalistico.

Fondamentale da visitare è l’antico borgo medioevale di Giglio Castello, che si erge sulle alture dell’Isola del Giglio, a 405 metri slm ed è una meta turistica d’obbligo per chiunque approdi sull’Isola.

Il borgo si caratterizza per le tre torri a pianta circolare e le imponenti mura, erette dai Pisani nel XII secolo, poi più volte ampliato e restaurato dai Granduchi di Toscana.

È possibile percorrere le vie strette, spesso sormontate da archi, i balzuoli (scale esterne per accedere ai piani superiori), e visitare la piazza XVIII Novembre sulla quale domina la Rocca Aldobrandesca, imponente costruzione difensiva.

Da non perdere anche la Chiesa San Pietro Apostolo che ospita il “tesoro” di Papa Innocenzo XIII, il crocefisso di avorio del Giambologna e il reliquiario con il braccio di San Mamiliano patrono dell’isola del Giglio.

Infine, la ricca flora presente sull’Isola del Giglio è rappresentata dalla tipica vegetazione mediterranea e offre circa 700 varietà di piante differenti su appena 21,2 kmq di superficie.

Si distinguono il bianco dei fiori dell’erica arborea, detta anche scopa da ciocco, il giallo dei fiori della ginestra spinosa, il fucsia del fico degli Ottentotti che in primavera ricopre i liscino granitici che si affacciano sul mare.

Le praterie bianche dei vari cisti, danno un tocco di colore suggestivo a tutto il territorio insulare. Il profumo del rosmarino, del mirto e dell’elicriso accompagnano i visitatori dei numerosi sentieri nello spettacolo della fioritura primaverile delle ginestre e dei cisti.

Inoltre l’isola è quasi ovunque cosparsa di vegetazione spontanea: da segnalare anche che i boschi di querce di leccio, situati sui due versanti, un tempo utilizzati per la produzione di carbone, oggi hanno riguadagnato lo stato selvaggio.

Giulia De Sanctis

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