Case Green, sono emersi nuovi numeri che spaventano le famiglie. Ecco quale potrebbe essere la perdita reale, è allarme.
Ormai da diverso tempo si sta spingendo verso un’economia sempre più sostenibile e circolare. Con diverse normative e leggi che sono state introdotte anche in Italia e che hanno come obiettivo quello di rendere l’intero sistema in tutto il Paese meno aggravante della situazione già critica nel mondo per ciò che riguarda la sostenibilità. Pensate per esempio alle diverse normative e alle agevolazioni per le case Green.
Una scelta ben precisa e dettata dalla volontà di favorire l’installazione di sistemi e di strumenti che permettano di ottenere vantaggi e trarre benefici senza andare ad avere un impatto ambientale troppo elevato. Con una recente normativa che è stata da poco approvata, è scattato al tempo stesso l’allarme per altre tipologie di abitazioni. Secondo i dati emersi, le perdite potrebbero essere enormi al livello economico e i cittadini sono già preoccupati. Ecco che cosa potrebbe succedere già nel prossimo futuro.
Case Green: tutti i numeri che stanno spaventando le famiglie
Con la recente direttiva UE sulle case Green, c’è il via libera a dei provvedimento che vogliono ottenere un parco immobiliare ad emissioni zero entro il 2050. Ci sono stati due anni di trattative che volevano portare ad una scelta più ponderata, ma alla fine è arrivato il semaforo verde e dunque così sarà.
Molti esperti già hanno dichiarato che si tratta di una scelta migliorata ma ad oggi irrealizzabile nei suoi obiettivi finali. Almeno facendo riferimento al contesto italiano. Dove su circa 12 milioni di edifici residenziali, l’Italia dovrebbe intervenire su 5 milioni di questi che sono ritenuti energivori per i parametri aggiornati. Un’operazione con costi enormi e che graveranno sulle tasche dei cittadini.
Stando alle prime stime, ogni famiglia sarà tenuta a sborsare fino a 55mila euro. E c’è un altro problema che sta facendo preoccupare e non poco i cittadini. Questa corsa al Green con l’ultima normativa porterà infatti ad una svalutazione delle case ritenute ad oggi poco ecologiche. In quanto con la ristrutturazione non si arriverà mai al livello di efficientemente energetico che le recenti costruzioni possono garantire. Ed ecco dunque che potrebbe esserci una svalutazione pari anche al 30/40%, ha stimato il presidente dell’Aspesi. Numeri impietosi e che dimostrano come ad oggi la transizione energetica, seppur inevitabile, potrebbe avere anche enormi conseguenze negative a livello economico.