Le cifre delle pensioni di invalidità stanno raddoppiando nel 2024: ecco a quanto ammontano e perché sono diventate più ricche.
Le pensioni di invalidità in Italia sono raddoppiate, ma soltanto in alcune zone. Com’è possibile tutto ciò? Per capirlo basta dare un’occhiata all’ultimo osservatorio INPS sulla spesa previdenziale. Secondo i dati aggiornati a gennaio 2024, l’INPS eroga 17.775.766 pensioni l’anno. Di queste il 76,7% è di natura previdenziale, ovvero si tratta di pensioni di vecchiaia; il restante 23,3% delle pensioni è invece di natura assistenziale e vengono erogate a 4.142.774 italiani ogni anno.
Per prestazioni di natura assistenziale si intendono tutte quelle prestazioni di assistenza a chi è inabile al lavoro, dunque tutte le pensioni di invalidità e di inabilità. Ogni anno l’INPS spende 25,9 miliardi di euro per sostenere la gestione delle prestazioni assistenziali e 248,7 miliardi per quelle previdenziali, tuttavia è stato notato che la cifra delle pensioni di invalidità è stata raddoppiata negli ultimi tempi, ma non in tutta Italia. Si tratta di un fenomeno localizzato che interessa in particolare le regioni del Sud Italia.
La maggior parte delle pensioni di vecchiaia viene erogata al Nord Italia, ma quando parliamo di pensioni di invalidità il trend si inverte nettamente. È infatti al Sud che l’INPS concentra la maggior parte delle sue prestazioni assistenziali e di invalidità. I dati ci dicono che, nel 2024, al sud vengono erogati 77,4 assegni di invalidità ogni mille residenti, praticamente il doppio rispetto al Nord Italia. Tra le prestazioni però sussiste una grandissima differenza: quelle erogate al Nord Italia vengono pagate quasi il doppio rispetto a quelle del Sud.
Se infatti l’importo medio mensile di una pensione di invalidità al Sud è di circa 852 euro, al nord la cifra schizza a ben 1248 euro in media. La maggior parte delle prestazioni assistenziali viene erogata nelle regioni del Sud, più precisamente al primo posto troviamo la Campania, dove arrivano il 14,3% delle prestazioni totali erogate dall’INPS. Seguono Lombardia e Lazio (11,5%), Sicilia (12,1%) e Puglia (10%). Se da una parte al sud si trova un picco di assegni e pensioni di invalidità lo stesso non si può dire per le pensioni di vecchiaia.
Il primato in questo caso spetta alla Lombardia (18,9%) seguita da Veneto (9,3%), Emilia Romagna (8,7%) e Piemonte (8,6%). La Regione che riceve meno prestazioni previdenziali è la Sicilia, soltanto 166 pensioni ogni mille residenti.
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