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Cosa vedere a Cortona, uno dei borghi più belli della Toscana

Cortona è uno dei borghi più belli della Toscana e di tutta Italia, motivo per cui merita assolutamente una visita. Ma quali sono le sue attrazioni principali? Ecco la lista dettagliata

In Val di Chiana, l’affascinante valle toscana ricca di vigneti, uliveti e campi di girasole, sorge un luogo unico e spettacolare, meta di tutti gli amanti di questo genere di mete: il borgo etrusco di Cortona. Si tratta di luogo ricco di storia e fascino, che riesce a regalare grandissime emozioni sia che lo si visiti per la prima sia in tutte le volte successive in cui ci si reca. Se con questa introduzione siamo riusciti a incuriosirvi, ma non sapete cosa vedere durante una gita, ecco le migliori attrazioni di Cortona assolutamente da non perdere.

Tutto ciò che bisogna assolutamente vedere a Cortona

Il borgo di Cortona si erge con fierezza tra le dolci colline toscane, affascinando ogni visitatore con il suo charme eterno. Con radici che risalgono all’epoca etrusca, Cortona è una meta che incanta grazie alla sua architettura, ai panorami spettacolari e all’atmosfera serena che permea le sue antiche strade lastricate. Situata su un’altura tra la Valdichiana e la Valle del Tevere, in provincia di Arezzo, al confine tra Toscana e Umbria, Cortona è ancora oggi un rinomato centro culturale e turistico. Questo luogo pittoresco si distingue per la sua architettura medievale, caratterizzata da antichi palazzi, stretti vicoli acciottolati, piccole botteghe artigiane e tradizionali trattorie toscane. Ma vediamo cosa vedere in questo splendido borgo.

Centro storico di Cortona | Pixabay @ – IlSerenissimoVeneto

Il centro storico

Nella centralissima Piazza della Repubblica, sul lato orientale, si erge il Palazzo Comunale, risalente al XIV secolo, con la sua caratteristica torre con orologio, divenuta oggi uno dei simboli di Cortona. La torre campanaria fu edificata insieme all’imponente scalinata che conduce al palazzo. Sempre in questa piazza troviamo il Palazzo del Capitano del Popolo, l’edificio più alto della piazza, utilizzato come residenza dal cardinale Passerini nel XVI secolo. Spostandoci nella vicina Piazza Signorelli, si trova il Palazzo Casali, risalente al XVI secolo. Alla destra del Palazzo Casali, si erge il Teatro Signorelli, costruito nel XIX secolo in stile neoclassico e arricchito da un elegante loggiato a sette arcate. Nella parte sud-orientale di Cortona, troviamo Piazza Garibaldi, al cui centro è collocato un obelisco dedicato a Giuseppe Garibaldi. Da questa piazza si gode di una vista unica sulla Valdichiana, che si estende fino ai confini dell’Umbria, permettendo di scorgere il Lago Trasimeno, Montepulciano e, nelle giornate più limpide, il Monte Amiata.

Il Museo della civiltà Etrusca

Il museo MAEC è attualmente organizzato in due principali sezioni: una dedicata all’Accademia Etrusca e l’altra alla città etrusca e romana di Cortona. Nella prima sezione sono esposte le testimonianze della vita e dell’attività della più rinomata istituzione culturale locale, con reperti provenienti dai primi lasciti degli accademici del XVIII e XIX secolo, oltre a successivi acquisti. Tra le opere di maggior valore, veri e propri simboli della cultura cortonese, si annoverano il lampadario etrusco in bronzo, la cosiddetta Musa Polimnia, una raccolta di ceramiche e bronzi etruschi e romani, e la collezione Corbelli di arte egizia. Sono inoltre presenti testimonianze più recenti, come la vasta collezione di oggetti d’arte e arredamento appartenuti alla famiglia Tommasi Baldelli, una delle più illustri di Cortona, e una serie di opere del pittore Gino Severini, fondatore del futurismo, donate dal Maestro stesso alla città. Il museo presenta anche numerosi materiali archeologici provenienti da Cortona e dintorni, collegandoli con la più moderna sezione dedicata al loro sviluppo storico.

Museo Diocesano

Il Museo, situato in Piazza del Duomo all’interno dell’ex chiesa del Gesù, custodisce una variegata collezione di oggetti e opere d’arte provenienti dalle chiese del territorio diocesano. Fondata nel 1945, la raccolta d’arte comprende capolavori di artisti come Pietro Lorenzetti, Beato Angelico, Bartolomeo della Gatta, Sassetta e Luca Signorelli, oltre a preziosi arredi sacri. Il percorso espositivo inizia con l’unico reperto antico presente, un sarcofago romano di altissima qualità raffigurante il Combattimento tra Dioniso e le Amazzoni, risalente al II secolo d.C. e ritrovato nei pressi del Duomo.

Fortezza di Girifalco

L’antichissima rocca fortificata fu completamente ricostruita nel XVI secolo, durante l’epoca medicea. Situata a un’altitudine di 651 metri sul livello del mare, domina l’intera Valdichiana sottostante. L’area è stata occupata fin dall’epoca etrusco-romana, inizialmente come luogo sacro e difensivo, poi come zona di controllo e difesa. Documenti storici attestano che già nel 1258 esisteva qui una prima fortezza, di cui rimangono solo tracce in dipinti del Quattrocento e Cinquecento, come nel tondo di Luca Signorelli conservato nel Museo dell’Accademia Etrusca, e resti sporadici di muratura alla base dell’attuale torre del mastio. Attualmente, la fortezza è di proprietà comunale, aperta al pubblico durante l’estate, e si sta affermando come un importante centro per l’arte contemporanea, oltre a ospitare eventi e manifestazioni culturali.

Fortezza di Girifalco di Cortona | Pixabay @ – IlSerenissimoVeneto

Basilica di Santa Margherita

Il santuario è dedicato a Santa Margherita, patrona di Cortona e terziaria francescana, nonché all’attività culturale e spirituale dei Francescani Osservanti. Dopo la morte della santa, avvenuta il 22 febbraio 1297, si decise di erigere una chiesa in suo onore accanto all’antica chiesetta di San Basilio, che Margherita stessa aveva restaurato e utilizzato come luogo di penitenza e preghiera. Già nel 1304 l’edificio sacro era completato, ma i lavori di abbellimento con importanti affreschi proseguirono per tutto il XIV secolo. Di questo ciclo pittorico rimangono solo pochi frammenti, ora conservati nel Museo diocesano, ma una testimonianza del XVII secolo documenta ventuno scene acquerellate dei dipinti murali perduti nel 1653, quando furono ricoperti a causa del cattivo stato di conservazione. L’analisi dei frammenti superstiti suggerisce una datazione intorno al 1335 e li attribuisce alla bottega di uno o entrambi i fratelli Lorenzetti. Nel 1385 la chiesa passò ai monaci Olivetani, sostituiti nel 1389 dai Minori Osservanti, che ancora oggi ne curano la gestione e accolgono i visitatori. Nell’agosto del 1927, il santuario fu elevato al rango di basilica minore.

Parco archeologico del Sodo

All’interno del parco archeologico del Sodo si trovano Il Melone I e II, situati alla base della valle cortonese, circa 4 km a sud di Cortona, sulla riva destra del rio Loreto. Questo sito è di grande rilevanza storica. La Tomba I, con copertura a pseudo-volta, fu scoperta nel 1928-29; la Tomba II, rinvenuta nel 1991, ha restituito un ricco corredo di oreficeria. Il Tumulo II è caratterizzato da una spettacolare gradinata-terrazza decorata con gruppi scultorei ed elementi architettonici di stile orientalizzante. Nel 1990, sul lato est del tumulo, è stata scoperta una monumentale piattaforma-altare, accessibile tramite una scalinata i cui lati sono ornati con rilievi e gruppi scultorei.

Federico Liberi

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