Cronaca

Aviaria anche nella carne bovina, l’allarme degli esperti: come cuocere hamburger e fettine per evitare qualsiasi rischio

L’allarme aviaria si allarga: dopo la contaminazione del latte adesso anche la carne bovina è a rischio. Ecco come comportarsi.

Il virus H5N1 sta diventando sempre più pericoloso, e secondo gli esperti presto potrebbe arrivare a contagiare anche l’uomo. L’OMS ha già dichiarato che potremmo essere di fronte alla prossima pandemia, e comunque è già massima allerta da parte degli scienziati, a caccia di un vaccino.

Presto la carne bovina potrebbe essere bandita dalle nostre tavole – Foto: Editorially srl – ilserenissimoveneto.it

Di recente, in un allevamento del Texas, l’influenza aviaria ha contagiato mucche da latte e anche un lavoratore che era a stretto contatto con gli animali. Da indagini più approfondite, è emerso che il virus era arrivato al latte, e le autorità americane hanno subito diramato l’allerta, col consiglio di consumare esclusivamente latte pastorizzato. Questo perché tale procedimento è in grado di uccidere il virus.

Adesso tocca alla carne, e gli esperti stanno tentando di capire se il suo consumo sia ancora sicuro oppure no, proprio come accadde qualche anno fa con i casi di “mucca pazza”, quando gli animali venivano colpiti dal morbo BSE, Bovine Spongiform Encephalopathy.

Aviaria nella carne bovina, come mangiarla in modo sicuro: il consiglio degli esperti

Molti scienziati ritengono che il virus H5N1 sia molto pericoloso e vicino a causare un’altra pandemia. Attualmente l’OMS sta già invitando le case farmaceutiche di tutto il mondo a produrre vaccini in grandi quantità, per essere pronti all’immunizzazione di massa qualora fosse necessario.

Il pericolo di aviaria aumenta di giorno in giorno – Foto: Editorially srl – il serenissimoveneto.it

Nel mentre, anche la nostra alimentazione è in pericolo, perché il virus dell’aviaria potrebbe trovarsi, oltre che nel latte, anche nella carne bovina, quella che poi arriva sulle nostre tavole. Molti ricordano il divieto di consumare carne quando si diffuse il morbo della “mucca pazza”. Morbo che lo ricordiamo fu innescato dall’utilizzo di carcasse morte di bovini malati come mangime per i bovini stessi.

Oggi la scienza teme che il virus dell’aviaria possa contaminare la carne, ed è per questo che gli esperti consigliano di mangiarla ben cotta. Più precisamente, secondo uno studio effettuato dal dipartimento dell’Agricoltura americano (Usda), servono 63-71 gradi Celsius per uccidere il virus presente in hamburger e carni bovine.

Al momento, dunque, la cottura è l’unico modo per proteggersi dalla contaminazione, ma non è escluso che a breve le autorità sanitarie possano vietare il consumo di carne, proprio come accadde all’epoca della “mucca pazza”.

Stefania Guerra

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