Quattro buone ragioni per visitare La Thuile

Ecco quattro motivi (più uno) per programmare un weekend o una vacanza a La Thuile, per conoscere la città valdostana

Lungo la strada che collega la Valle d’Aosta alla Francia attraverso il Colle del Piccolo San Bernardo, a pochi minuti dall’autostrada e nascosta in una vasta conca circondata da fitte foreste, si trova La Thuile: questo luogo unisce la maestosità della montagna con il fascino di un patrimonio poco conosciuto ma sorprendente.

Frequentata sin dalla preistoria, e successivamente in epoca romana e medievale, La Thuile ha un legame profondo con le sue montagne, che sono severe ma generose.

Queste montagne hanno sempre elevato lo spirito, nutrito e preservato la vita in ogni sua forma. È un mondo tutto da scoprire, tra rocce che si innalzano verso il cielo e altre che puntano alle viscere della terra. Ecco quattro motivi per programmare un weekend o una vacanza a La Thuile.

Quattro buone ragioni per visitare La Thuile

Iniziamo con il misterioso Cromlech di La Thuile che, dopo 2000 anni, quel luogo sacro è ancora lì. Si tratta di un cerchio di 46 pietre con un diametro di 72 metri, situato al confine tra Italia e Francia, sul Colle del Piccolo San Bernardo. Gli studiosi ritengono che comprendesse anche un dolmen centrale, ora perduto.

Nonostante le leggende nate nei secoli, gli esperti di astronomia concordano sul fatto che questa misteriosa costruzione fungeva sia da tempio all’aperto che da osservatorio astronomico.

A confermarlo è la presenza di una pietra molto più grande delle altre all’interno del cerchio, utilizzata per segnare la direzione del sole al solstizio d’estate.

Quattro buone ragioni per visitare La Thuile
Quattro buone ragioni per visitare La Thuile – Wikimedia Commons @Florian Pépellin – Ilserenissimoveneto.it

 

Il 21 giugno, infatti, il Cromlech offre uno spettacolo astronomico straordinario: quando il sole tramonta dietro la sella del Lancebranlette, il monte che sovrasta il Cromlech, proietta un’ombra a semicerchio che abbraccia l’intera struttura megalitica, lasciando in luce solo l’area sacra.

Il Cromlech fa parte di un’area archeologica situata proprio sul confine, che include anche i resti di due mansiones romane.

A rendere magica la zona del passo è anche la Colonna di Giove, alta quattro metri e visibile da grande distanza, sulla quale oggi sorge la statua di San Bernardo di Mentone, arcivescovo di Aosta.

Le miniere furono per decenni una fonte di ricchezza fondamentale per La Thuile e parte integrante della sua storia.

Due complessi principali segnarono questa epoca: uno per l’estrazione di piombo argentifero e l’altro, più produttivo, per l’estrazione di antracite destinata alla produzione di carbone.

Questi mondi sotterranei possono essere esplorati attraverso vari percorsi guidati da professionisti e tra i più affascinanti, c’è quello che conduce alla miniera Granier, dove è ancora possibile vedere l’argano usato per issare il carbone estratto dai livelli inferiori e indirizzarlo verso la stazione di partenza dei convogli per Arpy.

Da qui, una teleferica trasportava il materiale a Morgex per una prima lavorazione, prima del successivo invio alla fabbrica siderurgica Cogne di Aosta.

Per chi cerca emozioni più adrenaliniche nel sottosuolo, l’Ade Integrale è la scelta ideale: questo progetto di dry-tooling si svolge nella grotta Gran Borna, accompagnati da climber e speleologi esperti. Si tratta di una spettacolare via sotterranea, completamente priva di ghiaccio, tracciata da Filip Babicz, alpinista e climber polacco d’adozione valdostana.

Il percorso attraversa il gigantesco soffitto della grotta per ben settanta metri, sviluppandosi su prese naturali, una caratteristica rara per vie di dry-tooling di tale difficoltà.

In inverno, La Thuile è famosa per il suo comprensorio sciistico internazionale Espace San Bernardo e i suoi 152 km di piste, che con un unico skipass permettono di sciare senza interruzioni tra Italia e Francia.

In estate, invece, La Thuile si trasforma in un paradiso per escursionisti, amanti della bici e della vita all’aria aperta.

Numerosi sentieri si snodano nei boschi, alcuni adatti anche ai bambini. Percorsi immersi nel verde, ideali per riossigenarsi, conducono a cascate, laghi alpini, malghe, rifugi e resti di infrastrutture che testimoniano il ricco patrimonio minerario locale.

Tra le escursioni consigliate ci sono la passeggiata al lago d’Arpy, facile e adatta alle famiglie; quella alle tre spettacolari cascate del Rutor, da cui si può proseguire per il rifugio Deffeyes o per i laghi di Bella Comba (escursioni più impegnative, ma gratificanti per gli stupendi panorami); e quella al lago di Verney, a 2.188 metri di quota, il più vasto specchio d’acqua naturale della Valle d’Aosta.

Si possono organizzare escursioni con guide professioniste anche alle nevi perenni del ghiacciaio del Rutor (3.846 m) da cui originano le cascate, o alle maestose cime della catena del Monte Bianco (4.810 m), visibili in tutta la loro imponenza dall’incantevole villaggio di Petosan, un vero paradiso per picnic tra prati e boschi.

Grazie agli impianti delle Funivie Piccolo San Bernardo, è possibile salire velocemente in quota e raggiungere uno dei più estesi Bike Park alpini: 220 km di sentieri naturali e vie di montagna, con 1.200 metri di dislivello ottenuti seguendo antichi camminamenti, nel totale rispetto dell’ambiente.

Il parco offre una varietà di terreni, tra rocce, radici e soffice sottobosco, adatti a tutti i livelli di preparazione.

A La Thuile è possibile recuperare il piacere della lentezza e ritrovare un ritmo di vita che favorisce la meditazione, il rilassamento e la contemplazione.

Ci sono molti modi per farlo: laboratori in compagnia, escursioni individuali o guidate, e degustazioni delle specialità gastronomiche valdostane, come la Fontina, il Fromadzo, il Lard d’Arnad e lo Jambon de Bosses.

Per migliorare l’umore e godere dei benefici della cioccolata su cuore, arterie e stress ossidativo, è d’obbligo una sosta nelle cioccolaterie locali.

Qui, oltre alla cioccolata calda, si possono gustare specialità come la Torta 1414 e la Tometta di La Thuile, un cioccolatino di 350 grammi a forma di formaggio d’alpe, fatto di cioccolato al latte, gianduja e nocciole del Piemonte IGP. Questa specialità ha conferito a La Thuile il titolo di “Città del Cioccolato,” un primato dolcissimo che la distingue.

Infine, ragione bonus per visitare La Thuile è il suo riconoscimento Città del Cioccolato, assegnatole per la produzione di cioccolato e per la creazione di dolci che vedono come protagonista questa materia prima.

Impossibile dunque non fermarsi una pasticceria e provare una delle delizie locali e inoltre, ogni anno a fine estate, La Thuile ospita anche CHOCOLAThuile, una manifestazione dedicata al cioccolato con ristorazione a tema.

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