Ancora una volta le strade trevigiane tornano al centro della cronaca per fatti di sangue. Questa volta, però, siamo di fronte ad un episodio, continuato per un’intera mattinata, di una vera e propria pazzia paragonabile al famoso videogioco GTA. Sabato mattina ha rubato tre auto sfrecciando tra le province di Vicenza e di Treviso, causando diversi incidenti e uccidendo un ciclista. La sua unica giustificazione, ripetuta in continuazione agli agenti che lo hanno arrestato, è stata: “scusate, volevo salvare il mondo?. Forse sotto effetto di sostanze stupefacenti, l 19enne Steve Quintino ha gridato innumerevoli volte questa frase sconnessa alla folla che voleva linciarlo.
Il diciannovenne Steve Quintino è operaio al pastificio Zara. Vive e lavora a Vallà di Riese Pio X. Proviene da una situazione familiare molto difficile e in passato sarebbe stato seguito anche dai servizi sociali. Da piccolo era stato abbandonato dal padre, lo stesso che ieri mattina sarebbe stato in piazza ad augurare, secondo alcune testimonianze, “spero gli diano l’ergastolo”. Oggi, Steve vive con la mamma e il patrigno, ha due fratelli più grandi e la sua fedina penale riporta alcuni piccoli precedente per furti e danneggiamenti. Dopo aver finito il turno nel pastificio, intorno alle 6 di ieri mattina, il 19enne veneto è tornato a casa ma, non riuscendo a dormire, verso le ore 9 è uscito di nuovo scatenando il delirio nelle strade trevigiane.
Sabato mattina, il giovane veneto ha aggredito un’anziana ottantenne. La donna ha raccontato così agli agenti l’inspiegabile aggressione: “mi ha minacciato, mi ha tirato fuori dall’auto di forza e si è messo alla guida: poi è scappato”. Non pago, l’improvvisato protagonisti di un videogioco fin troppo reale, ha minacciato altre due persone fingendosi armato di pistola.
Come nel famoso videogioco, GTA – Grand Theft Auto, che già tante vittime ha causato, Steve Quintino ha rubato alcune automobili nel Trevigiano. Alla guida di esse ha provocato svariati incidenti in quattro diversi paesi. Incidenti assurdi, senza apparenti motivi, alternati a furti di vetture. In preda alla follia il giovane ha speronato un camion e urtato a velocità sostenuta una gazzella dei carabinieri, ribaltandola ruote all’aria. Il fatto più grave, però, è l’uccisione del 67enne Mario Piva, investito a folle velocità davanti alla moglie, rimasta fortunatamente illesa.
Privo di patente, Steve Quintino non ha mai imparato a guidare. Inizia il suo tour di distruzione minacciando un’anziana ottantenne ad Altivole, rubandole l’auto fingendosi armato. Al volante di una Honda Civic bianca, il diciannovenne ha cominciato a guidare a zig-zag tra auto e pedoni, innescando le prime chiamate al centralino dei carabinieri. Incapace di mantenere una guida lineare, il giovane ha urtato diversi cartelli stradali, per poi prendere in pieno lo spartitraffico e uscire di strada.
Una volta abbandonata la Honda Civic, ad Asolo effettua il secondo furto/rapina di un’altra automobile. Nel piccolo comune trevigiano Steve Quintino minaccia una seconda donna di 47 anni. Dalla donna si fa consegnare le chiavi della sua Audi A4 Station Wagon, mettendosi pericolosamente al volante per una decina di chilometri. Arrivato in località San Zenone degli Ezzelini, a un semaforo incrocia lo sventurato ciclista 67enne Mario Piva insieme alla moglie. L’Audi A4 falcia il ciclista uccidendolo sul colpo, mentre la moglie di Piva è stata fortunatamente appena sfiorata. A quel punto, un cittadino cerca di fermare la folle corsa del giovane che, a sua volta prova ad investirlo senza risultato. Fuggendo a zigzag per le careggiate, il 19enne tampona successivamente un camion e tre autovetture ferme a un semaforo.
Dopo aver ucciso il pensionato Mario Piva ed essere scappato in maniera rocambolesca urtando varie autovetture, il 19enne compie una terza rapina. Sotto la minaccia di una pistola inesistente, rapina della propria automobile, una Ford Ka, una donna 62enne del posto. “Mi ha buttato fuori dall’auto, facendomi segno di avere una pistola?, avrebbe raccontato successivamente la donna ai carabinieri.
Scappando a bordo della Ford Ka, Steve Quintino viene finalmente intercettato da una gazzella dei carabinieri a Onè di Fonte. Gli uomini dell’Arma si mettono allora di traverso con l’autovettura dell’Esercito per sbarrare la strada e fermare il giovane impazzito. Ormai all’apice del suo delirio distruttivo, però, il 19enne spinge a tutto gas sull’acceleratore colpendo in pieno la pattuglia e mandandola ruote all’aria.
I due carabinieri feriti a bordo della pattuglia rimasta capovolta nella piazza di Onè di Fonte, una volta usciti dall’auto hanno bloccato il 19enne veneto. Nella piazza, intanto, si è radunata una folla di persone infuriate che volevano linciarlo. Avvicinatasi minacciosa verso il giovane che versava sangue dalla fronte, ferita probabilmente provocata dall’urto con la gazzella delle forze dell’ordine, la folla urlante voleva castigare il pirata della strada. I due agenti hanno però sottratto ai cittadini il ragazzo, difendendolo come da manuale. Non pago, ammanettato dagli agenti il folle automobilista ha allora cominciato a gridare a squarcia gola. “Quando non sentirete più parlare di Steve Quintino, capirete che è la fine del mondo?. Frasi sconnesse urlate al termine di una mattinata di sangue e terrore.
Arrestato in flagranza di una serie innumerevole di reati, Steve Quintino è stato portato d’urgenza all’ospedale di Castelfranco. Qui il giovane è stato sedato, medicato e piantonato durante il suo ricovero durato qualche ora. Dimesso dal nosocomio veneto con una prognosi di dieci giorni, il folle protagonista di questa domenica di terrore è stato infine trasferito nel carcere di Treviso. Rinchiuso nella casa circondariale di Treviso, Steve Quintino dovrà ora rispondere di accuse pesantissime nei suoi confronti. Omicidio stradale, rapina, tentato omicidio, diverse infrazioni al codice della strada e svariati altri reati di cui dovrà rispondere in tribunale.
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