Dalla seconda parte di questa settimana la situazione meteorologica in Veneto andrà a riscaldarsi. La colonnina di mercurio potrebbe infatti sfiorare i 40 gradi come nell’estate del 2003. Ciò è dovuto principalmente dall’aria calda proveniente dal Sahara.
Marco Rabito, meteorologo Ampro, a il Giornale di Vicenza annuncia una nuova ondata di calore in arrivo nel Vicentino. «I modelli al momento mostrano massime sui 37 gradi a Vicenza. Fino a domani ci si può aspettare ancora nuvole, con qualche possibile piovasco nel pomeriggio e la sera, e temperature attorno ai 30-31 gradi». Da giovedì, sottolinea Arbitro, avverrà quindi un nuovo passaggio dall’anticiclone delle Azzorre a quello Africano. «Sarà un passaggio graduale. Da mercoledì in poi vedremo un aumento progressivo della temperatura con 34-35 gradi». Tra sabato e domenica potrebbe invece avvenire un temporaneo calo della pressione con un leggero calo termico, ma, secondo le previsioni, poi si potrebbe arrivare ai 37 gradi. «Si tratta di un’alta pressione africana che risale attraverso la Francia e arriverà sulla Germania, dove sono previste anomalie anche di 10 gradi sopra la media. Poi piegherà sul Nord Italia, con un aumento deciso delle temperature all’inizio della prossima settimana».
Il meteorologo spiega che, in questo passaggio, «l’aria più fredda viene trasportata dal nord Atlantico verso l’Africa e si pesca aria calda dal Sahara». Fino all’arrivo della detestata afa, avremo «temperature elevate ma aria abbastanza secca». «I valori da record nella Pianura Padana non vanno mai d’accordo con altissimi tassi di umidità, perché in qualche modo la massa umida “frena” la radiazione solare». La spiegazione di Marco Rabito non lascia dubbi. «Il disagio è comunque importante».
Oltre ai rischi per la salute delle persone anziane o debilitate, quest’anno vi è anche un concreto rischio di blackout. Nonostante le raccomandazioni del governo per la crisi energetica che l’Italia sta affrontando, l’aumento delle temperature potrebbe portare a un’accensione di massa dei climatizzatori. Questo problema, unito alla grave siccità che stiamo attraversando in Veneto, rischia conseguenze per nulla rosee. Il metereologo avvisa infatti che non pioverà almeno fino al 20 luglio.
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