A Venezia il turismo è finalmente ripartito, ma a determinate condizioni: per poter visitare Venezia sarà necessario prenotare. È il sindaco Luigi Brugnaro a lanciare con ottimismo la notizia, twittando: «Riparte il turismo». Effettivamente, i numeri che registra Venezia in questi giorni sono da capogiro. Si parla di 110 mila persone venerdì, 160 mila sabato e 140 mila a Pasqua, fino ad arrivare alle 100 mila di Pasquetta. Si sono registrate code e assembramenti ovunque: ai musei, sui vaporetti, dappertutto.
Gli hotel, poi, hanno registrato il tutto esaurito. Un record che permette di affermare, al direttore dell’associazione veneziana albergatori, Claudio Scarpa che «grazie a questo fatturato paghiamo debiti accumulati, fornitori e stipendi». Ecco perché, quindi, il progetto della prenotazione per entrare a Venezia ha subito una drastica accelerazione: si partirà infatti da questa estate. «Oggi in tanti hanno capito che la prenotabilità della città è la strada giusta da intraprendere per una gestione più equilibrata del turismo. Saremo i primi al mondo in questa difficile sperimentazione».
Certo, nel 2022 sarà solo una sperimentazione, ma si pensa possa essere una misura duratura. L’assessore al Turismo Simone Venturini spiega: «Abbiamo deciso di rinviare il “ticket” visto i due anni di pandemia e di sofferenza per molti operatori approfitteremo dei prossimi mesi per mettere a punto la piattaforma di prenotazione». Gli unici esclusi dalla prassi della prenotazione sono i cittadini della Città Metropolitana di Venezia, ma non tutti i veneti. Quello che si vuole ottenere è il numero esatto di visitatori prima ancora che questi arrivino in città.
Sempre Venturini, afferma: «Una rivoluzione oggi succede per i musei ma nessuna città lo fa. Partiamo in via sperimentale, saranno necessari aggiustamenti, integrazioni, lo sappiamo già, ma è l’unica strada possibile. Se ne sono accorti anche coloro che contestavano l’idea del sindaco, in consiglio comunale. E se partiamo lo dobbiamo a Luigi Brugnaro che si è speso a Roma per poter avere gli strumenti necessari per gestire i flussi turistici». Questo il Comune.
Tutta questa operazione è resa possibile dal “Grande Fratello” di Venezia, ovvero il Tronchetto con la sua smart control room. Riesce a specificare, infatti, che i residenti che sono rimasti a casa, sono più di 40mila. Addirittura si riesce a capire che nella notte di Venerdì, tra Lido e centro storico hanno dormito 101mila persone. Uno strumento fondamentale per la prenotazione, che ora sarà gratuita ma in futuro invece bisognerà versare un contributo. Sarà realizzato un sistema che ingloberà automaticamente gli ospiti degli hotel, mentre gli altri dovranno registrarsi autonomamente.
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